L'inchiesta
Catania, la rete criminale del boss: arriva la sentenza della Cassazione del processo Overtrade
Per sette giudizio da rifare. Pena definitiva per tre. Annullamento per morte del reo nei confronti del santapaoliano Salvatore Mazzaglia.
Annullata la sentenza nei confronti di Salvatore Mazzaglia perché i reati sono estinti per morte del reo. Lo mette nero su bianco la sesta sezione penale della Cassazione nella decisione sul processo frutto dell’inchiesta Overtrade. Già La Sicilia aveva dato la notizia del decesso del boss santapaoliano che era stato il personaggio centrale dell’operazione dei carabinieri che aveva decapitato gli affari di droga del cognato dell’ex malpassotu ed ergastolano Pietro Puglisi. Da Mascalucia a Catania, era riuscito a diventare un punto di riferimento nel narcotraffico all’ombra del vulcano. Un processo poderoso che tra patteggiamenti e concordati si è sfoltito nel numero. Infatti solo 10 imputati sono arrivati allo scoglio del terzo grado di giudizio. E per sette di loro il processo d’appello sarà da rifare. La Suprema Corte infatti ha annullato con rinvio alcune posizioni. Solo due totalmente, il resto parzialmente.
La sentenza della Cassazione
Nel dispositivo si legge che la Cassazione “annulla la sentenza nei confronti di Francesco Codispoto – difeso dagli avvocati Vincenzo Franzone e Vania Giamporcaro – limitatamente alla configurabilità del reato” di spaccio e “alla recidiva” e ha rinviato a nuovo giudizio a nuova sezione della corte d’appello di Catania. La Cassazione ha dichiarato inammissibile nel resto il ricorso. Annulla la sentenza imputnga nei confronti di Fabio e Maurizio De Simone (difesi dall’avvocato Sebastiano Troia) e Carmelo Russo (difeso da Stefano Aliotta) limitatamente alla recidiva, nei confronti di Elena Nicosia – difesa dall’avvocato Giuseppe Magnano – relativamente a un capo d’imputazione. Per queste posizioni ha rinviato a nuovo giudizio della corte d’appello e dichiara inammissibili nel resto i ricorsi. Annulla la sentenza impugnata e rinvia ad altra sezione della corte d’appello nei confronti di Giuseppe Lombardo e Salvatore Sambataro. Sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi di Victor Andrea Mangano junior (6 anni e 2 mesi e 18 mila euro) , Giovanni Mazzaglia (5 anni e 10 mesi e 18 mila euro di multa) e Silvestro Zingale (4 anni e 6 mesi e 27 mila euro di multa) . Per loro tre, quindi, la condanna è definitiva.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA