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Aggressione

Catania, lanciano solvente in viso ad una donna facendo il nome di un pentito

Un'auto ha affiancato la donna in via D'amico e poi è fuggita. In passato la vittima, rimasta leggermente ferita, aveva avuto dei legami con Salvatore Giarrizzo

Di Laura Distefano |

L’hanno avvicinata con la macchina e le hanno lanciato del solvente sulla faccia. Attimi di paura, stasera dopo le 18, nella zona della Stazione di Catania. La vittima, una giovane donna, stava passeggiando in via D’Amico quando ha notato che un’auto la stava affiancando. Ad un certo punto ha sentito il nome “Giarrizzo” e poi ha visto un uomo che era a bordo della vettura tenere in mano qualcosa che le ha tirato addosso.

Quindi ha avvertito un bruciore al viso. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. E così sono arrivati l’ambulanza e una Volante della Questura.

La dinamica

La donna ha raccontato la dinamica di quanto è accaduto e ha immediatamente chiarito – visto il cognome che aveva sentito pronunciare dall’aggressore – di aver avuto in passato dei contatti con il collaboratore di giustizia Salvatore Giarrizzo. L’ex reggente del clan Scalisi di Adrano – arrestato nel 2020 nel blitz The King – è stato già oggetto di ritorsioni.

Il collaboratore

Nel febbraio del 2021, proprio parallelamente alla celebrazione del processo dove il pentito era un teste chiave, è stato incendiato il camion dei panini che in passato era stato utilizzato proprio dall’ex boss. Da lì ci fu un’accelerazione per far scattare l’operazione Triade da cui emergevano intercettazioni dove si paventava una vendetta proprio nei confronti del collaboratore di giustizia e dei suoi familiari da parte di esponenti del clan Giarrizzo da quando ha deciso di collaborare con la giustizia ha riempito pagine e pagine di verbali, facendo rivelazioni non solo sulle cosche di Adrano ma anche di famiglie mafiose catanesi, come Cappello, Mazzei e Laudani. Facendo nomi e cognomi anche di chi detiene lo scettro del comando. Quindi motivi di astio nei suoi confronti potrebbero provenire anche dagli ambienti criminali catanesi.

Le indagini

Comunque saranno le indagini della Squadra Mobile a chiarire se ci siano davvero collegamenti tra l’aggressione e il pentito. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. La donna, che ha sul viso degli arrossamenti, è sotto il monitoraggio dei medici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA