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IL PROCESSO MEZZALUNA

Catania, l’«esercito» dello spaccio di via Ustica rischia condanne severissime: tutte le richieste del pm

L'accusa chiede oltre 20 anni per i due presunti capi dell'organizzazione: da 14 a 4 anni per gli altri componenti del gruppo

Di Laura Distefano |

I ras della droga di via Ustica, Antonello e Carmelo Ventaloro rischiano una condanna severissima. Il pm Rocco Liguori ha chiesto al gup  di emettere una sentenza di colpevolezza a 20 anni. Per gli altri imputati – in totale sono 37 – le richieste vanno dai 14 ai 4 anni. Ad alcuni il sostituto procuratore, nel calcolo delle condanne, ha chiesto di riconoscere le attenuanti generiche. Anche perché sono arrivate anche diverse ammissioni.

Il maxi processo abbreviato, frutto del blitz di qualche mese fa Mezzaluna, è arrivato al giro di boa con la requisitoria del pubblico ministero. Il piccolo esercito dello spaccio avrebbe avuto come capi piazza, oltre i Ventaloro, anche Vito Claudio Ganci ‘nino povero ammore’ e Renato Concetto Consoli detto ‘ciccio a niura’.

Il nome della retata è stata ispirata dalla forma della via del quartiere Trappeto Nord. Guardandola dall'alto la via Ustica ricorda, infatti, una mezzaluna. In questo lembo di cemento e grattacieli i poliziotti sono riusciti a installare telecamere che hanno immortalato le fasi dello spaccio.

Lo spaccio di marijuana e cocaina, ha ricostruito la Procura, si svolgeva su cinque turni, suddivisi per luoghi e distribuiti su diverse fasce orarie, in strada e in case "fortificate". La vendita come detto è  stata ripresa da telecamere nascoste della polizia e dove non è  stato possibile installarle sono entrati in azione agenti sotto copertura.

I proventi illeciti sono stimati dalla Dda in 10.000 euro al giorno. I soldi confluivano nella "cassa comune" del gruppo alla cui gestione era preposto uno degli indagati che riscuoteva le somme a casa sua, dove veniva raggiunto da diversi componenti l'associazione a chiusura del turno di spaccio.

Ecco tutte le richieste di pena avanzate dal pm dopo che ha esaminato i tasselli più salienti dell'intera inchiesta, posizione per posizione: Mirko Sebastiano Altavilla, 8 anni e 8 mesi, Maria Barbato, 6 anni, Nino Barbato, 9 anni e 4 mesi, Claudio Caudullo 6 anni, Concetto Caudullo 7 anni e 4 mesi, Alfio Cavallaro 10 anni e 30 mila euro di multa, Enrico Cocola, 9 anni e 4 mesi, Michelangelo Cocola 7 anni e 4 mesi, Concetto Renato Consoli 14 anni e 8 mesi, Silvio Consoli 10 anni e 8 mesi, Filippa Crisafulli 7 anni e 4 mesi, Giovanni Davide Gangi 14 anni, Vito Claudio Gangi 18 anni, Salvatore Giuffrida 8 anni, Sebastiano Guerrera 14 anni e 6 mesi, Antonino Michael Ierna 6 anni, Filippo Ierna 14 anni e 6 mesi, Tanino Dario Ierna 14 anni e 6 mesi, Stefano Lanzafame 9 anni e 4 mesi, Salvatore Lauria 4 anni 8 mesi e 24 mila euro di multa, Alfredo Mantia 8 anni, Danilo Mineo 8 anni, Giuseppe Razza 9 anni e 4 mesi, Angelo Massimo Ruggeri 9 anni e 4 mesi, Angelo Santoro 9 anni e 4 mesi, Antonino Sciuto 5 anni 4 mesi e 24 mila euro di multa, Sergio Sentina 12 anni, Fabio Vaccalluzzo 5 anni e 10 mila euro di multa, Maurizio Vaccalluzzo 14 anni, Antonello Ventaloro 20 anni, Carmelo Ventaloro 20 anni, Giuseppe Ventaloro 14 anni e 6 mesi, Mirko Ventaloro 9 anni e 4 mesi, Carmelo Alessandro Zappalà 8 anni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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