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Catania Multiservizi, ombre sugli affidamenti diretti: lo “strano caso” della gara per il brand aziendale

Dopo il ruolo al fratello dell’assessora Lombardo, spunta la ditta che sarebbe legata all’ex sindaco Rando

Di Luisa Santangelo |

Mentre le partecipate del Comune di Catania restano a mollo, senza che le nuove governance vengano fatte e i vertici sostituiti, c’è chi guarda tra gli atti delle società. Anche di quelle decapitate. È il caso della Multiservizi, priva da metà ottobre di un consiglio di amministrazione, sciolto dopo le dimissioni di due componenti su tre. Il presidente, Alessandro Corradi, rimasto col cerino in mano, ha fatto in tempo a partecipare all’ultima riunione con l’Organismo di vigilanza. Che, oltre a fare le verifiche sul caso dell’ingegnere Mario Lombardo, fratello dell’assessora Viviana, solleva la questione della «particolare magnitudo» degli affidamenti diretti. Con un riferimento, in particolare, a quello a una società di marketing e comunicazione che sarebbe riferibile a Matteo Rando, fratello dell’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi, il cui percorso politico (di Santi, non di Matteo) per un po’ ha coinciso con quello dello stesso ex presidente Corradi.

Perplessità ma non violazioni

Come rivelato dal quotidiano La Sicilia, a ottenere l’incarico di Rspp (Responsabile servizio prevenzione e protezione) alla Multiservizi Spa è stato, a luglio 2024, Mario Lombardo. Già dipendente a tempo indeterminato del Comune di Catania, figlio dell’ex multi-assessore Nuccio e fratello dell’attuale assessora Viviana (che molti ricordano per via di quel «detta Nuccio» riportato sul santino elettorale delle scorse amministrative). Un contratto da poco (diecimila euro in due anni), affidato su indicazione del presidente Corradi. «Conosco Mario Lombardo da molti anni, come professionista serio e preparato – aveva detto Corradi – La sua attività è perfettamente compatibile con quella che svolge per il Comune e il fatto che sia parente dell’assessora non può in alcun modo precludergli opportunità professionali».

L’Organismo di vigilanza, a notizia emersa sulla stampa, aveva manifestato le sue perplessità: «pur ravvisando poca opportunità nella scelta per un incarico professionale esterno di un soggetto legato da vincoli familiari strettissimi con un componente della giunta municipale», non ci sono violazioni, aveva concluso.

Nell’occasione, comunque, aveva sollevato un secondo “caso”. Quello della manifestazione d’interesse per l’incarico di «sviluppo convenzioni, comunicazione, web e grafica istituzionale per il brand aziendale», pubblicata a maggio 2023. Il 28 settembre spunta un verbale «senza indicazione di protocollo», in cui si rinviano le procedure a una seconda seduta. La cui data – «probabilmente per un refuso», giustifica l’Organismo di vigilanza – risulta essere il 12 settembre. Un ulteriore refuso riguarda i risultati del bando: il verbale è datato 15 giugno 2023.

A ogni modo, il punteggio più alto (58) viene attribuito alla società romana Formula brand. Il secondo, invece, va alla società “local” Red drop di Tremestieri Etneo (45 punti). Nel provvedimento – riportato dall’Odv ma irrintracciabile, almeno per chi scrive, sul portale di Multiservizi -, la responsabile del procedimento propone «l’affidamento diretto del servizio» di comunicazione e marketing per la partecipata, alla ditta Formula brand, per 17.600 euro l’anno.

Fine così? Macchè. Il 22 settembre 2023, l’ex presidente Corradi decide di revocare la manifestazione d’interesse, senza dire se fosse stata aggiudicata oppure no. Corradi parla di incertezze sul futuro: dice che il contratto di servizio con il Comune sarebbe scaduto a dicembre 2023 e che «si è in attesa di conoscere l’indirizzo politico sul rinnovo e sui servizi che verranno affidati». Sugli importi, cioè, che si sarebbero potuti spendere. Motivi per i quali la società partecipata aveva la «necessità di provvedere a un maggiore approfondimento tecnico/economico sull’opportunità o meno di affidare il servizio».

Se vince la seconda

Di nuovo: fine così? Macchè. Passa qualche mese. Il 5 marzo 2024 viene disposto «l’affidamento dell’incarico» di cui alla manifestazione d’interesse revocata e, contestualmente, viene nominata la dipendente Giusi Losi responsabile del procedimento. Il contratto tra la Multiservizi e la società porta la data del 13 marzo. A dispetto della manifestazione d’interesse, comunque revocata, la ditta privata che firma con Multiservizi è la Red drop srl, che era arrivata seconda. Ma che, adesso, aveva presentato un’offerta ulteriormente migliorativa: 12mila euro l’anno. Nel marasma delle date, l’affidamento ha quella del 4 aprile (quindi, tre settimane dopo la firma del contratto). Per l’Odv, è quantomeno una «rilevante anomalia».

Il fatto è che all’Organismo di vigilanza proprio su quella gara è arrivata una segnalazione anonima. Qualcuno ha scritto che Red drop fa riferimento a Matteo Rando, imprenditore della comunicazione e fratello di Santi Rando, ex sindaco di Tremestieri Etneo dimessosi a seguito dell’arresto per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora, che coinvolgeva la sua amministrazione e il deputato regionale ed ex assessore all’Agricoltura Luca Sammartino. Rando è uscito da poco dal carcere ed è agli arresti domiciliari, in attesa che si svolga il processo con rito abbreviato. Mentre il suo “padrino” politico Sammartino, uomo forte della Lega in Sicilia, è stato rinviato a giudizio e affronterà il processo con rito ordinario. Corradi, adesso in Fratelli d’Italia nella corrente che guarda al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, è stato per anni esponente proprio dei sammartiniani. Un percorso politico piuttosto simile a quello dei Lombardo, padre e figlia.

L’Odv, però, non riesce a verificare la riferibilità a Rando della società. Eppure, lasciando da parte i profili social (ne esiste uno, su Facebook, in cui al nome di Matteo Rando si associa il logo della Red drop), la vicinanza è nelle quote sociali: Claudia Francesca Ragusa risulta essere proprietaria del 90 per cento delle quote di Red drop, oltre che amministratrice e co-proprietaria della Addivenire srls. Società, quest’ultima, di cui Matteo Rando ha il 90 per cento delle quote.

Red drop, costituita nel 2017, di recente si è aggiudicata la gara dell’assessorato regionale all’Agricoltura per la redazione di un piano di comunicazione in occasione del G7 Agricoltura di Siracusa. L’appalto valeva 40mila euro, Red drop se l’è aggiudicato con un’offerta di 39.990 euro, liquidati il 13 novembre 2024. Sempre dall’assessorato di Sammartino viene uno dei lavori più noti realizzati dalla società di comunicazione, stavolta nel 2023: lo spot “Picchì u pisci da Sicilia… bonu è”. Protagonista Maria Grazia Cucinotta, girato tra Aci Trezza e Aci Castello, presentato a Palermo dall’allora assessore Sammartino in compagnia dell’attrice: è costato 132.858 euro, «il cui ammontare cofinanziato – si legge nel decreto di liquidazione – è ripartito per il 50% a carico dell’Ue, per il 35% a carico dello Stato e per il 15% a carico della Regione».

Assodato che la società di Tremestieri le competenze le ha, restano i dubbi dell’Odv di Multiservizi Spa che parla di «profili di anomalia nell’affidamento» e «molteplici incongruenze rilevate», senza contare le «oscure ragioni per le quali si è proceduto alla revoca della manifestazione di interesse dopo la conclusione della valutazione delle offerte». Che, peraltro, aveva visto vincitrice una società diversa da quella che poi svolge il servizio.

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