La Dia di Catania ha sequestrato in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione beni per un valore di un milione di euro a Antonino Fichera, sorvergliato speciale, pluripregiudicato e già arrestato nel 2013 per omicidio. Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Dda etnea che ritiene Fichera contiguo al clan mafioso catanese denominato “Cappello”. Il sequestro comprende aziende appartamenti e anche automezzi.

l provvedimento di sequestro in patticolare ha riguardato un terreno e un edificio di quattro piani, due imprese individuali e due autovetture. Antonino Fichera, attualmente agli arresti domiciliari, ha numerosi precedenti penali per furto, ricettazione, porto abusivo di armi, associazione per delinquere, estorsione ed omicidio.

Per quest’ultimo reato fu arrestato il 21 maggio del 2013 perché ritenuto esecutore materiale, in concorso con Roberto Campisi – anch’egli detenuto e ritenuto affiliato alla famiglia dei Cursoti milanesi – dell’omicidio di Mario Mauceri, di 50 anni, affiliato alla cosca rivale Sciuto – Tigna, avvenuto il 26 agosto del 2008, che Campisi riteneva coinvolto nell’uccisione del figlio Sebastiano, ritenuto affiliato proprio alla cosca Sciuto-Tigna. Accertamenti patrimoniali hanno consentito di far emergere come Antonino Fichera, insieme al proprio nucleo familiare, abbia accumulato un patrimonio, costituito da numerose unità immobiliari, beni mobili registrati e aziende. E’ inoltre emersa una notevole sproporzione tra le fonti dichiarate e i beni direttamente o indirettamente posseduti.