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PROCESSO CENTAURI

Catania, udienza movimentata: il capo dei “cursoti milanesi” insulta il collaboratore di giustizia

PArole grosse tra Carmelo “pasta ca sassa” Di Stefano e il“pentito” Martino Carmelo Sanfilippo

Di Laura Distefano |

Sono volati insulti in videoconferenza tra il boss dei “Cursoti Milanesi” Carmelo “pasta ca sassa” Di Stefano e il collaboratore di giustizia Martino Carmelo Sanfilippo. È stata un’udienza movimentata quella che si è svolta ieri davanti alla Corte d’Assise. Il processo è quello che è frutto dell’inchiesta Centauri, che ha fatto luce sul duplice omicidio avvenuto l’8 agosto 2020 in viale Grimaldi.  Quella sera a Librino c’è stato uno scontro armato tra i “Milanesi” e i Cappello. 

Ieri era previsto il controesame da parte dei difensori di Sanfilippo che è stato il primo, dopo la sparatoria, a raccontare tutto al procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e al pm Alessandro Sorrentino. E sono state anche le sue dichiarazioni a portare alla conferma del fermo, due anni fa, proprio del capomafia. 

Di Stefano, approfittando del microfono aperto del suo difensore, ha cominciato a insultare il pentito, che ha risposto per le rime.  La Presidente della Corte ha cercato di riportare i toni alla normalità. Ma tutto è durato poco, perché poi ha chiesto la parola per delle dichiarazioni spontanee l’imputato Roberto Campisi. E anche lui ha accusato  il collaboratore di raccontare falsità.  La.Dis. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA