Catania, una tonnellata di marijuana sul peschereccio: 9 persone arrestate

Di Redazione / 13 Maggio 2015

Su un peschereccio ormeggiato nel porto di Riposto i finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno scoperto un motopeschereccio nelle cui stive erano stipati sacchi di iuta pieni di quasi 900 chili di marijuana. Trovati anche 2 fucili d’assalto Kalashnikov con relativi caricatori e 87 munizioni. L’operazione ha portato all’arresto di 9 persone – sette delle quali con precedenti specifici – tutte del Catanese. In manette sono finiti Rosario Giuliano, 46 anni di Calatabiano, Giuseppe Greco, 33 anni di Giarre, Antonino Riela, 44 anni di Catania, Carmelo Bertolini, 38 anni di Catania, Massimiliano Brundo, 42 anni di Catania, Enrico Maria Giaquinta, 43 anni di Caltagirone, Vincenzo Spampinato, 42anni di Catania, Fabio Spampinato, 32anni di Catania e William Patanè, 26 anni di Catania.

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I militari del Gruppo Operativo Antidroga avevano acquisito una serie di elementi in relazione ad un consistente carico di marijuana che il peschereccio “Fatima” doveva effettuare in Albania. I finanzieri del Nucleo di Catania hanno così attuato un dispositivo volto, da un lato, a monitorare, anche attraverso l’ausilio delle unità navali del Corpo, gli spostamenti del peschereccio ormeggiato nel porto di Riposto, e dall’altro, all’osservazione dei soggetti che attendevano l’arrivo del carico. Poco dopo la mezzanotte dell’8 maggio scorso dalla sala operativa del Reparto operativo aeronavale di Palermo veniva comunicato che il peschereccio stava dirigendosi verso il porto di Riposto; all’approdo del “Fatima” i finanzieri sono intervenuti bloccando l’equipaggio, composto da Giuseppe Greco e Rosario Giulian, e avviando la perquisizione che ha avuto subito esito positivo: nella stiva c’erano infatti sacchi di juta riportanti l’indicazione “16” o “20” pieni di marijuana.

I successivi controlli hanno permesso di localizzare in contrada Sant’Anna di Riposto, una autovettura con abordo Enrico Maria Giaquinta e e Antonino Riel e nascosti a ridosso della spiaggetta, Carmelo Bertolini, Vincenzo Spampinato, William Patanè, Fabio Spampinato e Massimiliano Brundo, tutti in attesa di partecipare alle operazioni di scarico dello stupefacente.

Nel corso della perquisizione l’equipaggio ha anche tentato di liberarsi, gettandolo in acqua di un altro sacco. Ma i sommozzatori dela GdF hanno trovato sul fondale del porto, a 12 metri di profondità, due fucili d’assalto Kalashnikov con relativi caricatori e 87 munizioni, il tutto avvolto accuratamente in un’unica confezione ermetica.

 

Il carico di stupefacente – il cui costo di acquisto è stimabile in oltre 1 milione di euro – aveva, con ogni probabilità, quale destinazione il mercato catanese e avrebbe fruttato, al dettaglio, oltre 4 milioni di euro, in ragione dell’attuale scarsa reperibilità di marijuana sulla piazza di spaccio etnea.

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Tag: porto di riposto