Catania, zona di Santa Sofia dove l’illegalità è la regola

Di Redazione / 26 Aprile 2015

«E ora dove parcheggio? ». E’ la domanda che il catanese si pone, in tempo reale, quando apprende che dovrà recarsi per un motivo qualsiasi al Policlinico di via Santa Sofia. Ciò per quell’abitudine atavica, ma in questo caso davvero difficile da “assecondare”, di lasciare in sosta il proprio mezzo esattamente di fronte al luogo in cui si dovrà poi andare. Normalmente, quando c’è il pienone (ovvero sempre…), si prova con una serie di giri all’interno della struttura sperando nel colpo di fortuna; poi, quando si comprende che le possibilità di trovare parcheggio sono simili a quelle di centrare un terno al gioco del Lotto, ci si sposta all’esterno del Policlinico e si valutano le alternative: parcheggio a pagamento legale o parcheggio a pagamento lungo la strada e controllato dagli abusivi? Ognuno si comporta secondo coscienza, ma sono in tanti coloro i quali decidono di lasciare il mezzo lungo la strada, intasando direttamente o indirettamente la circolazione veicolare. Anche per questo motivo, nella giornata di venerdì, i carabinieri della compagnia di Fontanarossa, collaborati dai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro, dai militari del battaglione “Sicilia”, nonché dai vigili urbani, si sono recati nella zona di via Santa Sofia per eseguire alcuni controlli. A finire nei guai – parzialmente, è chiaro, perché questi soggetti sono spesso nullatenenti e non hanno alcun patrimonio “ufficiale” per pagare le sanzioni che vengono loro affibiate – sono stati quattro parcheggiatori abusivi, nei confronti dei quali sono state elevate sanzioni per tremila euro complessive. Non è finita qui, in ogni caso, perché militari dell’Arma e vigili urbani hanno poi effettuato dei controlli nelle aree di alcune attività di parcheggio, del tutto autorizzate, che esercitano sulla stessa via Santa Sofia. Si tratta di una ditta individuale e di una società in cui sono state rilevate alcune irregolarità e, per la precisione, l’utilizzo di impianti di videosorveglianza sui luoghi di lavoro in assenza di accordo sindacale. Denunciati, ovviamente, i titolari. In uno dei due casi, però, sono stati trovati anche dei lavoratori in nero, motivo per cui è scattata una ulteriore denuncia e altre sanzioni. Lavoratori in nero sono stati trovati anche nel bar–chiosco di piazza San Pio X, a Nesima, successivamente controllato. E anche in questa circostanza si è proceduto con le sanzioni. Complessivamente, spiega una nota emessa dal comando provinciale di piazza Verga, è stato accertato l’impiego di cinque lavoratori in nero su sette e, per questo motivo, sono state sospese le due attività. Elevate, quindi, sanzioni amministrative per un importo superiore ai 30.000 euro, recuperati contributi previdenziali ed assistenziali per circa 6.000 euro.

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