I turisti e i siracusani che ieri mattina si sono affacciati dalla ringhiera sul versante di Levante di Ortigia, nel tratto fra il Lungomare Vittorini e il Passeggio Talete, hanno assistito ad uno strano fenomeno legato alla moria di pesci. Centinaia di cefali (meglio noti come muletti) di grosse dimensioni, sono affiorati nella superficie del mare, a ridosso della scogliera tra l’incredulità dei molti presenti.Alcuni di loro, maggiormente sensibili alle questioni ambientali, hanno manifestato preoccupazione per le possibili cause della morte di quel branco di pesci e hanno così allertato la Guardia costiera, il cui personale è intervenuto sul posto con tempestività. Subito dopo sono accorsi i tecnici dell’Azienda sanitaria provinciale che hanno prelevato alcuni campioni d’acqua per verificare le cause della morte di così tanti pesci in una ristretta zona di mare. Saranno eseguiti esami di laboratorio per chiarire cosa abbia provocato l’inconsueta moria.
«L’analisi risulta necessaria – afferma un residente in Ortigia, tra i primi a lanciare l’allarme alle istituzioni pubbliche competenti – per escludere ogni causa riconducibile a un eventuale, e speriamo remoto, inquinamento delle acque. Lo dico soprattutto per tranquillizzare i bagnanti che fruiscono del tratto di mare in questione, compreso tra il Talete e il solarium di Forte Vigliena».Del fenomeno non sembrano preoccuparsi i pescatori ortigiani i quali, forti della loro esperienza, spiegano che a volte capita che, nel tirare le reti in barca, i cefali, pesci di scarsa rilevanza commerciale, dopo pescati vengano rilasciati in mare da alcuni incauti pescatori. Una spiegazione possibile della vicenda, su cui comunque sono partiti gli accertamenti.«Il numero e le dimensioni dei pesci che affioravano – spiega una donna che frequenta spesso i solarium dell’isolotto siracusano – ha destato stupore e, comunque, credo sia fisiologica una certa preoccupazione. Aspettiamo risposte confortanti e definitive dalle autorità preposte che si sono attivate subito».