LE INDAGINI
Chi è Mattias Conti, il terzo killer della strage di Monreale: 19anni, anche lui dello Zen di Palermo
La vita di quartiere, le scorribande con la comitiva: è accusato da diversi testimoni oculari
Diciannove anni. Come Salvo Calvaruso. E come Samuel Acquisto (che in realtà ne ha ancora 18 di anni). Anche il terzo fermato per la strage di Monreale, Mattias Conti, è poco più che maggiorenne. Con i suoi amici si sarebbe macchiato dell’eccidio del 27 aprile nella cittadina normanna, in cui sono stati uccisi a colpi di pistola tre giovani monrealesi, Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli.
Sarebbe stata una foto pubblicata dalla fidanzata di uno dei tre ventenni assassinati durante la sparatoria a consentire agli investigatori di individuare Mattias Conti, fermato oggi dalla procura di Palermo.
La ragazza ha postato sui social una foto, scattata poco prima della sparatoria, in cui si vedono due dei tre arrestati accompagnata da un commento e da una serie di insulti. Il post è stato poi acquisito dai carabinieri.
Nello scatto c’erano Salvatore Calvaruso, il primo dei fermati, e lo stesso Conti con indosso il medesimo abbigliamento visibile nei filmati di videosorveglianza della zona della strage, acquisiti poi, dalla polizia giudiziaria. Conti aveva scarpe scure ed un piumino. In foto con i due c’erano anche altri ragazzi, tra i quali anche Samuel Acquisto.
L’immagine è stata fondamentale per l’identificazione di Mattias Conti, poi riconosciuto anche da diversi testimoni oculari, soprattutto perché indossava un piumino bianco di un noto brand riportato in diverse deposizioni.
Anche Mattias Conti viene dallo Zona espansione Nord di Palermo, più precisamente dallo Zen2, quartiere popolare segnato da degrado, abusivismo, alta dispersione scolastica, spaccio di droga e povertà, Qui Conti faceva comitiva con Calvaruso e Acquisto. Tutti facevano soprattutto vita di quartiere, tutti vestiti allo stesso modo, tutti che ostentavano scooter e moto di grossa cilindrata. Mattias la sera della strage è andato con i suoi amici a Monreale. Sarebbe lui quello che ha sparato sulla folla insieme con Calvaruso, come dimostrerebbero alcune immagini allegate nel provvedimento di fermo.
I testimoni
Secondo le testimonianze raccolte, Mattias Conti era il passeggero seduto dietro sulla Bmw Gs guidata da Samuel Acquisto, il giovane accusato di aver istigato i complici a sparare sulla gente. Secondo quanto riferito dai testimoni, nella zona della strage erano presenti tra le 50 e le 100 persone.
Dopo la sparatoria Mattias avrebbe alzato in aria le braccia in segno di vittoria. «Lui è quello sul motore grosso, aveva un giubbotto bianco e il casco Momo Design grigio opaco con le scritte nere – ha raccontato uno dei testimoni oculari della strage- Lui era seduto dietro questa moto (come passeggero), che era un GS (preciso di aver visto i borsoni laterali), il suo giubbino era bianco con le cuciture tipiche di un noto brand. Dopo la prima raffica di colpi io mi ero allontanato, quindi tornavo indietro verso la piazza e in quel momento vedevo arrivare verso di me, sulla strada, il GS: a bordo c’era il soggetto in foto e io lo vedevo che, mentre stringeva in una mano il casco descritto prima, alzava entrambe le braccia in aria, come per fare un segno di vittoria».
La collanina
Mattias Conti è stato riconosciuto anche grazie a una collana indossata, raffigurante, come sembra, la foto di Lino Celesia, un giovane ucciso nel dicembre 2023 davanti a una discoteca a Palermo. A descrivere la collana è stata anche un testimone, come emerge dal provvedimento di fermo. Il testimone “al fine di individuare l’autore della sparatoria indossante il giubbino bianco, specificava che tale individuo indossasse una collana l’immagine di Lino Celesia, un ragazzo che è morto, facendo evidentemente riferimento al giovane recentemente ucciso a seguito di una sparatoria avvenuta nel centro di Palermo”, scrive il pm. “Effettivamente, come risulta sia dalla foto estrapolata dal social network “Tik tok” scattata verosimilmente la stessa sera della sparatoria, nonché da altre fotografie, anch’esse estrapaolate dai social network ritraenti lo stesso Conti, indossava una collanina con appesa una piastrina ritraente l’immagine di un ragazzo. Trattasi dunque di un riscontro dotato di rara portata individualizzante”.
Mattias Conti, che in seguito alla sua iniziale irreperibilità si è successivamente presentato presso la caserma dei Carabinieri di Monreale accompagnato dal proprio legale, è stato accompagnato oggi presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal gip del Tribunale di Palermo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA