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L'INCIDENTE

Chiara Adorno, a Catania inseguiva un sogno e ha trovato la morte: chi è la 19enne travolta e uccisa sulle strisce

Originaria di Solarino, si era iscritta a Scienze biologiche perché amava la natura

Di Alfredo Zermo |

Si era appena diplomata, Chiara Adorno, la 19enne travolta e uccisa ieri sera sulla Circonvallazione di Catania mentre attraversava la strada. Dopo il diploma aveva lasciato il suo paese, Solarino, in provincia di Siracusa, per inseguire i suoi sogni a Catania. Aveva deciso di iscriversi al corso di laurea in Scienze biologiche dell’università etnea. Quest’estate aveva cercato una stanza in città e si era trasferita da poco per cominciare gli studi. A Catania c’era anche il suo fidanzato, anche lui di Solarino, che ieri sera era con lei quando i due sono stati travolti sulle strisce pedonali proprio nei pressi della cittadella universitaria. Lui è rimasto ferito, Chiara non ce l’ha fatta. La giovane è stata prima investita da uno scooter Honda e poi travolta da una Fiat Punto.

Nata a Bolzano

Chiara era nata a Bolzano, dove il padre si era trasferito una ventina di anni fa per lavoro, ma poi era tornata con tutta la famiglia in Sicilia. Lascia il padre – ex dipendente del Libero consorzio comunale di Siracusa -, la madre – insegnante di scuola media -, e una sorella maggiore a cui era molto legata. Chiara aveva studiato e si è diplomata al liceo scientifico Corbino di Siracusa e anche negli anni della scuola aveva mostrato a tutti la sua sensibilità. I temi dell’ambiente, del clima, del razzismo, della violenza sulle donne le stavano molto a cuore e non perdeva occasione per battersi per ciò in cui credeva.

A Solarino la famiglia Adorno – ultimamente impegnata anche nel recupero di vecchi agrumeti di famiglia per la produzione di arance biologiche – è molto conosciuta e la comunità è sotto shock per la tragica scomparsa di Chiara. Parenti, amici, ex compagni di scuola sono increduli. Anche il sindaco di Solarino, Giuseppe Germano ha voluto esprimere il suo cordoglio sui social: «Un’altra tragica notizia per la perdita di una giovane #sanpalisi. Non ci sono parole ma solo lacrime e dispiacere. Ciao Chiara».

Vuoto incolmabile

La morte di Chiara lascia davvero un vuoto incolmabile e un dolore infinito. Lei era venuta a Catania per studiare Scienze biologiche, capire come funziona la Natura per migliorare il mondo in cui viviamo. Con la sua scomparsa ci perdiamo tutti.

Ora ci saranno le indagini su questo assurdo incidente. E’ incredibile come si possa ancora morire così, travolti e uccisi sulle strisce pedonali. Sull’accaduto la Polizia locale ha eseguito i rilievi coordinata dalla Procura di Catania che ha aperto un’inchiesta in cui si ipotizza il reato di omicidio stradale. Secondo quanto si apprende, è stato anche eseguito il sequestro del corpo della giovane studentessa per disporre, nei prossimi giorni, l’autopsia che porterà, come atto dovuto, all’iscrizione nel registro degli indagati dei conducenti dei due mezzi coinvolti: una Fiat Punto e uno scooter Honda.

Il cordoglio del rettore

L’intera comunità dell’università di Catania piange la scomparsa di Chiara Adorno, la studentessa al primo anno di Scienze biologiche, investita ieri sera in viale Andrea Doria» ha detto il rettore Francesco Priolo. «Siamo ancora increduli e sconvolti per questa nuova giovane vita spezzata – aggiunge – e ci stringiamo ai suoi familiari, manifestando loro le condoglianze dell’intero ateneo. Ci auguriamo che possa essere fatta presto piena luce sull’incidente che è costata la vita alla nostra studentessa, troncando così impietosamente i sogni, le speranze, le aspirazioni che Chiara aveva scelto di realizzare nella nostra università, come suggello di una brillante carriera scolastica, e al tempo stesso speriamo che possano presto migliorare le condizioni dell’altro giovane rimasto coinvolto nell’incidente».«Occorre una sinergia di tutte le istituzioni – sottolinea il rettore di Catania -, affinché non si ripetano tragedie come la morte di Chiara o quella di Danilo Di Majo, nel 2017. Insieme dobbiamo riuscire a mettere in campo tutte le soluzioni e gli accorgimenti utili a ridurre la pericolosità degli attraversamenti sul tratto viario della circonvallazione, dovuta soprattutto alla velocità con cui gli automobilisti quotidianamente lo percorrono, e soprattutto sensibilizzare i cittadini a rispettare il codice della strada».

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