Notizie Locali


SEZIONI
Catania 20°

SCENARI

Come cambia la mafia catanese: vuoto di potere dopo l’arresto di Ciccio Russo, la Cupola cerca il nuovo reggente

Un’intercettazione interessante permette di avanzare alcune ipotesi sul nuovo "scacchiere"

Di Laura Distefano |

La leadership della famiglia catanese di Cosa nostra ha sempre funzionato su due livelli: un capo del braccio operativo e un rappresentante della famiglia (se della “famiglia di sangue” meglio) dedito agli affari più delicati e importanti. Gli esempi storici sono diversi. Facendo riferimento agli ultimi quindici anni, si può partire da Santo La Causa ed Enzo Aiello, Franco Amantea e Francesco “colluccio” Santapaola, Marcello Magrì e Antonio Tomaselli, Turi Rinaldi e Ciccio Napoli. L’ultima cupola, da come emerge dal blitz Ombra, aveva come rappresentante della famiglia Ciccio Russo – che può vantare strettissimi collegamenti con i figli di Nitto Santapaola e i cugini D’Emanuele – e il vertice militare Cristian Paternò, che avrebbe ricevuto questa “carica” direttamente dal detenuto ergastolano Mario Ercolano, figlio del defunto Sebastiano.

La figura di Russo emerge qualche tempo prima della cattura di Ciccio Napoli avvenuta a settembre 2022 nell’ambito dell’inchiesta Sangue Blu. Salvatore Iudicello – il chiacchierone che parla di lui come del nuovo “papa” della famiglia mafiosa – già due anni fa lo definisce «la spalla di Ciccio». Un passaggio di testimone quindi forse già pianificato. Anche perché ci sono incontri tra Napoli, definito da La Causa “uomo d’onore riservato” e della stirpe dei “cavadduzzu” Ferrera, e Russo risalenti al 2021. Questo agli atti dell’informativa della squadra mobile da cui è scaturita l’operazione coordinata dalla Dda etnea.

Quando Napoli è stato arrestato, i Santapaola sono entrati in crisi. Gli affiliati iniziano a fare ipotesi di nomi tra vecchi scarcerati e uomini legati alla famiglia. E si è arrivati a Francesco Russo, l’ultimo reggente.La retata della scorsa settimana ha nuovamente rotto gli equilibri. E c’è quindi da trovare un nuovo “capo”. Non è semplice davvero fare pronostici.

L’intercettazione

Un’intercettazione diventa davvero interessante per cominciare a studiare il nuovo scacchiere. È quella che riguarda il desiderio di “passaggio” di Giuseppe Pistone dalla “squadra” dei Nizza al gruppo della Stazione all’epoca guidato da Daniele Strano. Una “mossa” da compiere con le dovute precauzioni. Alla fine l’unico che può avallare lo spostamento è comunque Ciccio Russo. Si susseguono telefonate e anche incontri con personaggi di forte peso criminale come Marco Battaglia, trafficante di cocaina di via Capo Passero e con legami con i Santapaola di Picanello, che ritiene di dover investire della questione Roberto Vacante, vista la sua scarcerazione imminente. «Sta uscendo anche Roberto….il nipote dello zio Nitto.. io sentendo tutte queste cose…io a lui lo porto avanti…», dice.

Russo fu arrestato nel 2016 per concorso esterno nel blitz Bulldog, assieme a Vacante, genero del defunto Turi Santapaola (fratello di Nitto, ndr) e definito da più pentiti “l’addetto al riciclaggio del clan”. Scontata la pena è tornato in libertà qualche mese fa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati