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Convalidato il fermo dell’assassino 17enne di Rosolino Celesia, ma restano i dubbi degli investigatori

La lite, l'acquisto della pistola, l'incontro in discoteca, la rissa e gli spari: non convince la ricostruzione fornita dai due fratelli sott'accusa

Di Redazione |

Il gip di Palermo Nicola Aiello ha convalidato il fermo del minorenne accusato di aver ucciso Rosolino Celesia, il ragazzo assassinato a colpi di pistola giovedì notte nel bagno di una discoteca. Il giudice ha disposto inoltre per il 17enne la custodia cautelare in un carcere minorile.

Il fratello del giovane, un 22enne, è invece accusato di detenzione illegale di arma: anche per lui sabato è stata disposto il carcere.

Il 17enne, difeso dall’avvocato Vanila Amoroso, ha confessato l’omicidio sostenendo di aver agito perché la vittima aveva aggredito il fratello maggiore. «Il minorenne ha ribadito di aver agito per paura – aveva detto il legale dopo l’interrogatorio del Gip -. Ha pensato infatti che dopo avere picchiato il fratello la vittima avrebbe colpito anche lui. Per questo ha preso la pistola e ha esploso i colpi. Solo per legittima difesa».

Secondo i racconti dei due fratelli, Celesia aveva avuto una lite con il maggiorenne circa dieci giorni fa alla Vucciaria e il quell’occasione Rosolino lo avrebbe colpito con una bottiglia. Il più piccolo intimorito da quanto visto, sarebbe andato a comprare una pistola nel mercato Ballarò.

«Poi i tre si sono di nuovo incontrati in discoteca – ha spiegato ancora l’avvocato Amoroso -. E qui la vittima avrebbe aggredito il più grande che lo ha invitato in cortile per un chiarimento. Rosolino l’avrebbe colpito alla testa facendolo svenire. Il minorenne allora ha preso la pistola e ha iniziato a sparare».

Il sospetto

Questa ricostruzione è al vaglio degli investigatori che hanno però più di un dubbio. C’è per esempio la possibilità che il minorenne si sia attribuito la responsabilità del delitto perché, grazie alla giovane età, sul piano processuale potrebbe avere una condanna più lieve rispetto al fratello maggiore e maggiorenne, attualmente sotto accusa “solo” per detenzione illegale dell’arma. Quest’ultimo fa il pescivendolo e ha un figlio piccolo. Il fratello di 17 anni sta invece completando gli studi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA