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Corruzione congresso medico, chiesta condanna per l’ex rettore Francesco Basile e altri quattro imputati

Il sostituto procuratore, al termine della requisitoria, ha chiesto per il chirurgo una condanna a sei anni di reclusione

Di Laura Distefano |

Il punto di snodo è arrivato. Il pm Fabio Regolo, ieri mattina, ha chiesto al gup la condanna per tutti gli imputati. Il processo è quello che riguarda l’inchiesta collegata a un’ipotesi di patto corruttivo legato all’organizzazione del congresso della Società Italiana di Chirurgia che si è svolto a Catania nel 2021 e a due episodi di concussione (una è tentata).

L’ex rettore Francesco Basile è coinvolto in tutti e tre i capi d’imputazione. Il sostituto procuratore, al termine della requisitoria, ha chiesto per il chirurgo una condanna a sei anni di reclusione. E va considerato lo “sconto” di un terzo della pena previsto dalla rito abbreviato.Il pm ha chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi per Barbara Mirabella, ex assessore comunale ai Grandi Eventi, e per gli imprenditori campani Sabrina Rubeo ed Eugenio Marzuillo, organizzatori dell’evento medico incriminato. L’accusa per i tre è corruzione, proprio quella legata al Convegno della Sic. La richiesta di condanna arriva in udienza preliminare a seguito di due richieste di archiviazione del magistrato relative a questa contestazione. Gli interrogatori dei protagonisti e la documentazione offerta dalle difese avevano cambiato il quadro probatorio. Il gip però respinse la prima istanza chiedendo indagini integrative, mentre dopo la seconda dispose l’imputazione coatta che condusse gli imputati a processo.

Secondo quanto emerso nell’inchiesta che scoppiò alla vigilia del voto delle Regionali del 2022, Mirabella, grazie ai suoi rapporti con Basile e facendo leva sul suo ruolo istituzionale, avrebbe ottenuto dai vertici della società che organizzava il congresso medico alle Ciminiere il pagamento di fatture emesse dalla società Expò srl per prestazioni ritenute non necessarie all’organizzazione dell’evento.Regolo, infine, ha chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi per Giovanni Trovato (contestazione derubricata in corruzione impropria).

Basile, ieri presente in aula, fin dall’inizio ha rispedito al mittente ogni ricostruzione accusatoria. E nel corso dell’udienza preliminare ha anche deciso di fare dichiarazioni spontanee chiarendo punto per punto le modalità trasparenti e corrette con cui era stato organizzato l’evento al centro dell’inchiesta, evidenziando che il suo unico intento era quello di dare al congresso, il primo in presenza dopo il Covid, una dimensione nazionale che avrebbe dato lustro alla città di Catania.Nel processo si è costituita parte civile la società Ab Medica con gli avvocati Markus Wiget e Roberto D’Amelio. In sostituzione, ieri mattina, ha discusso l’avvocato Raffaele Castella.Il gup ha aggiornato l’udienza preliminare al prossimo 11 aprile, quando prenderanno la parola i difensore di Mirabella, gli avvocati Maria Licata e Ivan Albo. I legali di Basile, il professore Angelo Pennisi e l’avvocato Attilio Floresta, discuteranno invece il 13 giugno. La sentenza, salvo sorprese, dovrebbe essere l’11 luglio. Dopo le replice il giudice entrerà in camera di consiglio.

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