Catania
Corsa clandestina con pistolero: i colori del pennacchio aprono una “pista investigativa”
Gli accertamenti sulla competizione (che si sarebbe svolta a fine marzo) sono in corso.
Le indagini continuano. Così come la caccia al pistolero della corsa clandestina da “prima pagina” avvenuta nella zona di Passo Martino, a Catania. Il cerchio non è stato ancora chiuso.
Tra social e fakenews
I calessi non sono stati sequestrati e i fantini non sono stati denunciati. Quando diffuso da influencer animalisti e media nazionali è una fake news: hanno fatto confusione con una gara abusiva che si era tenuta a Castiglione di Sicilia nei giorni scorsi e che era stata interrotta dai carabinieri.
La caccia alla scorta armata
Azzeriamo tutto, quindi. La competizione tra cavalli registrata con un cellulare e poi postata sui social è al centro di precisi accertamenti affidati agli uomini della squadra mobile di Catania, che stanno analizzando frame dopo frame quel filmato. Il principale obiettivo è rintracciare il pistolero che spara diversi colpi in aria. L’arma usata potrebbe essere a salve: ma senza un riscontro non si può escludere nulla fino alla fine.La corsa pare essersi disputata all’alba del 30 marzo 2025 in quella lingua d’asfalto della strada provinciale 69ii che conduce alle campagne lentinesi. Caschi integrali e passamontagna sono serviti a nascondere i visi dei partecipanti che hanno scortato e incitato i due contendenti alla vittoria. Anche se, come si nota dal filmato, un cavallo ha fin dal fischio d’inizio “staccato” l’avversario. E infatti non ha avuto difficoltà a tagliare il traguardo con una netta distanza dallo sfidante.
Le tinte rosse e azzurre
Sul muso dello stallone vincitore si notano sulle redini due pon pon, uno azzurro e uno rosso. I colori del Catania, certo. Ma sono anche le due tinte della bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti. Che nel linguaggio della malavita sono collegate ai Cappello-Bonaccorsi. La tradizione americana sarebbe cominciata con Sebastiano Lo Giudice, ‘u carateddu’. Che, manco a farlo apposta, fu arrestato da latitante in una stalla più di 15 anni fa. La bandiera Usa fu anche trovata disegnata in uno dei calessi usati per un’altra competizione abusiva filmata e diventata virale dopo che fu condivisa sui social network. Le scuderie, all’epoca, erano di San Cristoforo.
Le stalle di San Cristoforo
E anche quelle che si sono sfidate a Passo Martino potrebbero essere dello stesso rione. Ma si tratta di ipotesi che dovranno essere confermate dalle indagini avviate dalla mobile. Ma non sarebbe così strano, visto che San Cristoforo assieme a Picanello è il quartiere a più alta densità di presenza di stalle abusive.
Le attività di prevenzione
Nel frattempo continuano le attività di prevenzione messe in campo ormai da tempo dalla Questura etnea con il reparto a Cavallo – articolazione specializzata dell’Ufficio prevenzione e soccorso pubblico della polizia – con controlli continui nelle scuderie (autorizzate e non). Anche i carabinieri lavorano su questo aspetto. La linea infatti è stata pianificata in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e coinvolge tutte le forze dell’ordine.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA