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Crisi idrica, piano regionale già avviato a metà ma solo il 17,3% delle opere completato

Oltre la metà delle opere previste dal Piano di emergenza idrica sono ancora da iniziare

Di Leandro Perrotta |

Solo il 17,31 per cento degli interventi per l’emergenza idrica in Sicilia è stato completato, mentre il 30,77 per cento è in corso di realizzazione. Il resto delle opere sono ancora tutte o da consegnare a chi eseguirà i lavori oppure ancora da mandare in gara. Le opere sono quelle del piano straordinario da 20 milioni di euro approvato il mese scorso per fronteggiare la grave siccità che va avanti ormai dalla scorsa estate 2023. Il piano prevede 138 interventi, di cui 51 per realizzazione o ammodernamento di infrastrutture.

Il 26,92% delle opere “in fase di approvazione”

I numeri sono stati forniti nel corso nel corso della riunione convocata questa mattina a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, con tutti i rappresentanti dei soggetti attuatori (società di gestione, Ati, Comuni) e i componenti della cabina di regia per l’emergenza siccità coordinata dal dirigente della Protezione civile della Regione Salvo Cocina. E in questo quadro, con circa la metà delle opere in fase avanzata di completamento, per le restanti o si stanno completando le procedure di affidamento (il 17,31%) mentre il 26,92 per cento è “in fase di approvazione”, scrive la Regione, senza ancora una consegna dei lavori. Che comunque, assicurano dalla Regione, dovrebbe arrivare presto.

Schifani: «Presto altri 90 milioni da fondi Fsc»

Secondo la Regione, le opere completate finora hanno però permesso un forte recupero in termini di acqua erogata. A meno di un mese dall’approvazione del piano da parte del dipartimento nazionale della Protezione civile, il recupero, in termini di litri al secondo immessi nelle reti idriche, già del 50 per cento dell’apporto aggiuntivo previsto dal piano. Inoltre un ulteriore 20 per cento si aggiungerà con le opere completate entro la fine di luglio. «A breve -ha spiegato il governatore Schifani – con l’approvazione da parte del Cipess degli accordi con le Regioni per i fondi Fsc, potremo disporre dei 90 milioni che abbiamo previsto per la riattivazione dei dissalatori fissi di Gela, Trapani e Porto Empedocle. Chiedo a tutti il massimo della mobilitazione e un proficuo spirito di squadra. È una scommessa che dobbiamo vincere a livello nazionale». «Dati alla mano, stiamo immettendo più acqua nelle reti e questa – ha sottolineato Cocina – è la risposta più importante che possiamo dare ai cittadini di tutta la Sicilia. Buona parte degli interventi già conclusi si deve a Siciliacque, società partecipata della Regione. È in corso, tra l’altro, un ulteriore piano per 28,6 milioni di euro, a carico interamente del bilancio regionale, con il quale stiamo programmando ulteriori interventi che vedranno la luce nei prossimi mesi. Aggiungiamo, inoltre, anche i fondi da 1,5 milioni di euro, quelli già impegnati, ma sono disponibili altri tre milioni di euro circa, per le operazioni di riparazione e acquisto delle autobotti, che servono a sopperire prontamente alle crisi locali», ha spegato il dirigente della Protezione civile regionale.

La lista delle opere a carico di Sicilacque

La lista delle opere completate, tutte di competenza della società partecipata dalla Regione Siciliacque, prevede nel Palermitano, i lavori di revamping sui pozzi di contrada Zacchia a Prizzi, dei bypass di collegamento del nodo Castelluccio a Vicari e della centrale Campanella a Lercara Friddi. Nel Trapanese, il revamping dei pozzi Staglio a Partanna. Ad Agrigento e provincia, la realizzazione dei nuovi pozzi Callisi e Favara di Burgio a Caltabellotta e il potenziamento della centrale Mosè, nel capoluogo di provincia. La stessa società entro luglio completerà la zattera galleggiante del lago Fanaco a Castronovo di Sicilia, il ripristino dei pozzi abbandonati di contrada Sanguisughe a Polizzi Generosa e i nuovi pozzi a Portella dell’Olmo di Castronovo di Sicilia, nel Palermitano. Ci sarà inoltre il revamping della centrale di sollevamento Fontes Episcopi ad Agrigento, il potenziamento della centrale e il revamping dei pozzi Staglio a Castelvetranonel Trapanese e la rifunzionalizzazione dell’acquedotto Alcantara per il collegamento al serbatoio Montesanto di Messina.

La lista delle opere a carico di Ati e Comuni

Per quanto riguarda le opere di competenza delle Ati (Assemblea territoriale idrica) e dei Comuni, ecco l’elenco degli interventi il cui completamento, a oggi, è previsto entro la fine di luglio (in progressivo aggiornamento). Nella provincia di Catania, saranno completati entro il 13 luglio il revamping dei pozzi Frangello II e II bis, nel comune di Ramacca, ed entro il 30 luglio il revamping dei pozzi comunali Grilli e Lembasi, di competenza del Comune di Mineo. Nel Trapanese, entro il 15 luglio 2024 saranno riattivati i due pozzi di Castelvetrano Agate e Ingrasciotta, con l’installazione delle opere elettromeccaniche accessorie, e il revamping del pozzo di contrada Fraginesi a Castellammare del Golfo; mentre nel capoluogo entro il 30 luglio saranno ultimati i revamping di quattro pozzi di contrada Bresciana, con un rilascio aggiuntivo in rete di circa 65 litri d’acqua al secondo e del pozzo Madonna, dove, grazie alla sostituzione della pompa di sollevamento, si potranno recuperare fino a 15 litri al secondo; entro il 31 luglio, a Calatafimi, saranno completati i lavori per il revamping di sei pozzi e dell’impianto di sollevamento nella stazione di contrada Monte Patti. Nella provincia di Agrigento, entro il 24 luglio saranno conclusi a Cammarata gli interventi di potenziamento del gruppo sorgenti Chirumbo e Tricca 1 e 2 e a Sciacca il revamping di Pozzo Grattavolte 4, oltre alla realizzazione della condotta di collegamento al campo pozzi. 

A Messina interventi completati entro la fine di luglio

Saranno tutti ultimati entro la fine del mese di luglio gli interventi previsti nella provincia di Messina, affidati ai Comuni interessati: la riattivazione di pozzo Buffone 2, ad Acquedolci, con l’installazione dell’impianto di pompaggio e opere accessorie; l’attivazione di due pozzi a Basicò (126.450); la ristrutturazione di un pozzo in contrada Lacco a Furnari, comprendente scavi in profondità per l’estrazione di un flusso d’acqua; il rifacimento dell’impianto di sollevamento in contrada Curcuruzzo a Frazzanò; infine, molteplici gli interventi nel comune di San Salvatore di Fitalia, comprendenti la riattivazione di un pozzo in località Santuzza (già completato), l’acquisizione di un pozzo in località Scrisera, la canalizzazione di una sorgente in località Villa e la realizzazione delle relative condotte per l’immissione dell’acqua nei serbatoi di accumulo e nelle reti di distribuzione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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