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Il caso

Csm, Natoli si dimette dopo la sospensione: «Scelta obbligata, ma continuerò battaglia»

La laica in quota FdI è stata coinvolta nel caso della registrazione della giudice Fascetto Sivillo.

Di Redazione |

Il passo indietro è stato compiuto. Rosanna Natoli, avvocato di Paternò nominata tra i laici del Csm in quota FdI, si è dimessa dalla carica. Una decisione assunta dopo un anno di sospensione varata dal Plenum del Consiglio superiore della Magistratura dopo lo scandalo delle registrazioni con la giudice civile catanese Maria Fascetto Sivillo, da poco scomparsa. A dare la notizia è stato ieri Ildubbio.news. La scelta sarebbe stata «obbligata e non frutto della mia libera volontà», ha scritto Natoli nella lettera in cui rassegna le dimissioni. «L’adozione del provvedimento di sospensione mantenendomi lo status di consigliere (seppur sospeso) mi priva di uno dei diritti costituzionalmente garantiti: il diritto al lavoro. I doveri imposti dalla carica, non sospesi, mi impediscono di esercitare alcuna attività professionale e lavorativa, e, tale situazione, oltre alle intuibili conseguenze economiche, sta ledendo la mia immagine di professionista»Natoli però non rinuncerà all’azione giudiziaria: «Sono certa che dimostrerò la mia estraneità ai fatti e, conseguenzialmente, l’illegittimità della mia sospensione».

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