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Da Belpasso a Solarino: gli altri appalti sui rifiuti della ditta gradita ai Casalesi

Gli affari siciliani di SuperEco nell'inchiesta della Procura di Napoli

Redazione La Sicilia

28 Maggio 2025, 09:24

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Mica è facile aggiudicarsi una gara per l’immondizia. Ci vuole che un sacco di pianeti si allineino, incluso quello dei componenti della commissione. Così capita di chiedersi che fine abbiano fatto certi appalti. «A Belpasso chi ha vinto?». Una domanda da un addetto ai lavori all’altro. Cioè da Crescenzo Castiello a Mimmo Romano, il pentito campano dalle cui dichiarazioni pende un bel pezzo dell’indagine della procura di Napoli su corruzione e camorra nel settore dei rifiuti. L’inchiesta, per intenderci, in cui è emerso il presunto ruolo di Giuseppe Castiglione in qualità di intermediario tra la ditta e gli esponenti della criminalità organizzata per l’aggiudicazione, per sette anni, della gestione dell’igiene pubblica a Catania. Ad aggiudicarsi il lotto Nord, per 76 milioni, è stata la società Super Eco di Cassino, in provincia di Frosinone. Cioè l’azienda della famiglia di Vittorio e Carlo Ciummo, padre e figlio, accusati in Campania di concorso esterno in associazione mafiosa.

Castiello, ricorda Romano nelle sue dichiarazioni da collaboratore di giustizia, è l’uomo coi contatti giusti in terra siciliana. Cioè la persona che avrebbe contribuito a portare Vittorio Ciummo, già condannato a cinque anni per frode negli appalti pubblici a Minturno (a Latina), padre di Carlo, qui sull’Isola. Agevolandogli la vittoria di uno dei lotti della maxi-gara. Castiello e Romano chiacchierano amabilmente. Anche in auto, mentre le cimici degli investigatori li ascoltano. C’è qualche problema nella riscossione di quanto pattuito con Ciummo, che avrebbe deciso di non pagare l’intercessione mafiosa. Da cui il ricordo: com’è finita poi a Belpasso? C’è la gara grossa di sette anni. «Si deve vedere sempre a chi mettono nella commissione, Enzo…», sostiene Mimmo Romano.

A Belpasso, Super Eco di Carlo Ciummo ci prova, in effetti, ad aggiudicarsi la gara settennale all’inizio del 2023. Il bando vale 38 milioni divisi in tre lotti (con Ragalna e Biancavilla). In totale arrivano 13 plichi. Ciummo tenta tutt’e tre i lotti, ma alla fine l’aggiudicazione va al raggruppamento tra Igm e Caruter. Super Eco vince, però, la “gara ponte” da un milione per quattro mesi, rinnovabili per altri quattro. Così finisce a occuparsi del servizio fino a luglio 2024, quando subentra chi aveva vinto la gara settennale.
Belpasso, però, non è l’unica esperienza siciliana, insieme a Catania, della società di Cassino. Il 31 maggio 2023, dopo un’«ordinanza contingibile e urgente» del sindaco, Super Eco si aggiudica un’altra gara ponte: stavolta a Solarino, in provincia di Siracusa, con un ribasso dell’11,18% rispetto alla base d’asta. Poco più di 400mila euro per sei mesi, che una proroga «tecnica» dopo l’altra arrivano fino all’inizio del 2025.
Per tornare più indietro: dal 2017, l’azienda di Carlo Ciummo era stata a Milazzo, in provincia di Messina. Prima insieme alla società Progitec, di Castel di Iudica (Catania), poi in solitaria. Ancora una volta, in attesa che venisse aggiudicata la gara settennale. Così, tra una proroga e una manifestazione d’interesse, sempre per via delle ordinanze sindacali contingibili e urgenti, la ditta del Frusinate è rimasta in sella fino al 31 marzo 2021. Quando ha lasciato il posto alla Caruter di Brolo (sequestrata nel 2024 e dissequestrata pochi mesi dopo per un’inchiesta sul presunto smaltimento illecito dell’immondizia in provincia di Messina).