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Caso di scomparsa

Denise, genitori prendono le distanze da raccolta firme lanciata dall’ex pm Angioni

Il magistrato che indagò sulla scomparsa della bimba a Mazara Del Vallo, sta sostenendo una petizione per smuovere le coscienze

Di Redazione |

“Dopo le ultime notizie e fatti avvenuti, noi genitori di Denise Pipitone ci dissociamo e prendiamo le distanze da ogni azione o iniziativa intrapresa autonomamente dalla dottoressa Maria Angioni, per conto e a nome di Denise”.

E’ quanto scrivono sui social Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori della bambina scomparsa da Mazara del Vallo il 1° settembre 2004, in risposta all’ex Pm Angioni, che indagò sul caso, condannata a un anno di reclusione per false informazioni al pubblico ministero. “Sosteniamo tutte le iniziative che riguardano Denise Pipitone e ogni bambino scomparso: smuoviamo le coscienze!”, scrive la Angioni sulla sua pagina social, lanciando una raccolta di 500 firme su Change.org.

“La sorte di Denise Pipitone resta tuttora un mistero, che turba la serenità dei familiari e l’esigenza di giustizia dei cittadini, in una misura che non sembra essere compresa appieno dall’autorità giudiziaria competente; nel contempo, alcuni giornalisti che si sono occupati della vicenda sono stati sottoposti ad indagine penale per le posizioni di critica da essi assunte verso detta autorità, col rischio che in futuro sempre meno persone abbiano il coraggio di esporsi per chiedere nuovi accertamenti. E’ pertanto necessario e urgente che il Parlamento italiano si attivi perchè venga sbloccato l’iter per l’insediamento di una Commissione di inchiesta, proseguendo nella strada già segnata da alcuni gruppi politici alla fine del 2021″, si legge in un passaggio della petizione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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