Differenziata a Palermo, Catania e Messina: forse è la volta buona, sbloccati 18 milioni

Di Redazione / 21 Gennaio 2021

PALERMO – La raccolta differenziata in Sicilia non è mai decollata davvero soprattutto per l’incapacità di svolgere un servizio serio nei grandi centri, ma ora quasi dieci anni di attesa sono stati sbloccati dalla giunta regionale 18 milioni di euro per potenziare la raccolta differenziata nelle tre Città metropolitane della Sicilia.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci ha firmato l’accordo con il ministero dell’Ambiente e con il consorzio Conai che «consentirà a Palermo, Catania e Messina di incrementare la raccolta e contrastare il fenomeno delle microdiscariche e degli abbandoni irregolari di rifiuti».

Il finanziamento è stato ripartito in base al numero di abitanti, coinvolgendo le società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr) nella programmazione e nelle procedure di acquisto delle dotazioni. Nel dettaglio sono destinati 6,5 milioni al capoluogo, 5 milioni alla ex Provincia etnea e 4,2 a quella peloritana. In più, per la Srr di Palermo si aggiungono ulteriori due milioni e 492 mila euro, frutto di un altro accordo risalente al 2012.

«È un grande risultato – spiega Musumeci – che dimostra ancora una volta l’attenzione del governo regionale verso il tema della raccolta differenziata che nella nostra Isola è quasi raddoppiata in tre anni, passando dal 20 al 40 per cento. L’ipotesi di accordo risale al 2011, ma è stato siglato solo adesso grazie alla continua interlocuzione dell’assessore all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, con il ministero dell’Ambiente».

«Abbiamo creduto fermamente in questa iniziativa – dice l’assessore – perché riteniamo fondamentale intervenire a supporto delle Aree metropolitane impegnate nel percorso per l’incremento della raccolta differenziata». 

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