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Dipendenti al lavoro per 13 ore al giorno senza contratto e con paghe da fame: 6 cinesi accusati di caporalato a Palermo

Ai sei indagati sono state anche contestate svariate violazioni delle norme in materia giuslavoristica e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per un totale di circa 200.000 euro

Redazione La Sicilia

25 Giugno 2025, 09:40

Dipendenti al lavoro per 13 ore al giorno senza contratto e con paghe da fame: 6 cinesi accusati di caporalato a Palermo

Sfruttavano in maniera sistematica, nell’azienda da loro gestita, decine di lavoratori, quasi tutti di nazionalità italiana, approfittando del loro stato di bisogno e minacciandoli di licenziamento. Sei cittadini cinesi, gestori di una società di Palermo operante nel settore della vendita di prodotti non alimentari, sono stati denunciati per caporalato. Il gip di Palermo, su richiesta della procura, ha anche emesso la «misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività di impresa o di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche e delle attività ad esse inerenti per la durata di mesi dodici».

Le indagini sono state avviate dopo un’ispezione eseguita a settembre del 2023, durante una campagna di controlli anti caporalato, dai militari del nucleo operativo del gruppo tutela lavoro e del nucleo ispettorato del lavoro di Palermo, con carabinieri del comando provinciale.

Su 30 dipendenti 27 erano senza contratto, costretti a svolgere le loro mansioni nei negozi per 12-13 ore al giorno per sette giorni alla settimana per una paga oraria irrisoria, senza poter fruire di riposi e ferie, in un ambiente di lavoro insicuro e insalubre e sotto il continuo controllo dei loro "datori di lavoro» attraverso un impianto di videosorveglianza installato all’interno degli esercizi.

Ai sei indagati sono state anche contestate svariate violazioni delle norme in materia giuslavoristica e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per un totale di circa 200.000 euro.