LA CRISI IDRICA
Dissalatori, la Regione rifiuta la proposta Webuild: «Entro 2 mesi in funzione quelli di Gela, Trapani e P. Empedocle»
Il neo assessore regionale all’Energia, Francesco Colianni, ha annunciato importanti novità per fronteggiare l'atavica carenza di acqua dell'Isola
La Regione siciliana rifiuta la proposta di Webuild per la realizzazione di nuovi dissalatori in Sicilia e annuncia che entro un paio di mesi entreranno in funzione quelli di Gela, Trapani e Porto Empedocle. Lo ha detto il neo assessore regionale all’Energia, Francesco Colianni, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, insieme al dirigente regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.
In una regione che soffre da anni la crisi idrica e che la scorsa estate ha dovuto fare i conti con una siccità senza precedenti, l’annuncio di Colianni ha una valore decisamente importante: «Entro due mesi – ha detto – consegneremo i tre dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle, che saranno una risposta importante all’emergenza idrica in Sicilia». Si tratta di tre impianti già esistenti, abbandonai da anni e che la Regione ha deciso di rimettere in funzione per fronteggiare l’emergenza siccità.
«La regione – ha aggiunto Colianni – sta cercando di affrontare il cambiamento climatico intervenendo anche su un’altra area, quella di Palermo (Termini Imerese e Partinico), con una partnership privato (170 mln per cui verrà fatto un bando)-pubblica (10 mln) per altri due dissalatori, che producono da 600 a 1000 litri, al secondo, che sono in grado di soddisfare il fabbisogno. Per questo progetto era arrivata anche una proposta da parte di Webuild che prevedeva un investimento di 850 milioni (che diventerebbero 5 miliardi in 27 anni), con un progetto più strutturato e che, di fatto, superava ulteriormente il fabbisogno, con un costo sui cittadini di circa 274 euro l’anno. Ringraziamo Webuild per l’attenzione, ma la decisione è stata quella di procedere con la prima ipotesi prevista nella delibera 459 del dicembre 2024».
A breve, per la realizzazione dei due impianti a Palermo «verrà pubblicato un bando. A cui potranno partecipare tutti gli operatori, compreso Webuild», ha spiegato il dirigente regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina.
Il Cipess
Oggi inoltre «per fronteggiare più efficacemente la crisi idrica in Sicilia, il Cipess ha aggiornato gli interventi per la realizzazione di nuovi dissalatori nei comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela». È quanto dichiarato dal sottosegretario di Stato Alessandro Morelli a margine della seduta odierna del Cipess che, tra le altre cose, ha approvato l’aggiornamento dell’Accordo per la coesione della regione Siciliana, prevedendo la sostituzione di quattro interventi di ammodernamento di impianti di dissalazione esistenti, per complessivi 90 milioni di euro a valere su FSC 2021-2027, con un unico intervento dello stesso valore, finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti di dissalazione, anche mobili, nei comuni di Porto Empedocle, Trapani e Gela.
«Gli interventi – ha aggiunto il Sottosegretario Morelli – saranno realizzati, in via d’urgenza, dal Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, attraverso procedure semplificate per l’utilizzo e il trasferimento delle risorse, sul modello di quelle adottate dal Pnrr».
«Si tratta – ha concluso Morelli – di un aggiornamento procedurale rilevante per l’efficacia dell’investimento, in quanto orientato ad assicurare la tempestività dell’azione pubblica nella realizzazione di infrastrutture idriche fondamentali per il territorio regionale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA