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Fine di un incubo

E alla fine il volo Catania-Sharm è partito: la notizia del “ritardo” anche sui media egiziani

Il racconto di una passeggera arrivata finalmente a destinazione

Di Francesca Aglieri Rinella |

Per ascoltare dall’altoparlante di bordo il tanto atteso annuncio airplane takeoff (decollo aereo) hanno dovuto aspettare quasi due giorni. E alla fine in un soleggiato e “caldo” sabato pomeriggio di fine aprile i 101 passeggeri “ostaggio” di un guasto tecnico all’aeromobile sono riusciti a partire alla volta di Sharm el-Sheikh. Il volo Air Cairo Sm 00812 schedulato per le sette di ieri mattina è decollato dall’aeroporto Fontanarossa di Catania alle 16. Volo che doveva partire giovedì sera alle 23.

L’estenuante attesa per l’ok al nuovo aeromobile

I passeggeri stanchi e spazientiti dall’essersi presentati in aeroporto alle 4.30 del mattino, dell’ennesimo ritardo e dalla mancata autorizzazione al nuovo aereo “sostituto” di quello guasto, hanno così potuto tirare un sospiro di sollievo. Imbarcati nuovamente i bagagli e dopo qualche momento di tensione ai banchi dei check e in fila al controllo passaporti, sono saliti a bordo e hanno incrociato le dita.

La notizia sui media egiziani

«Anche ieri abbiamo infinitamente aspettato questo benedetto aeromobile che arrivasse dal Cairo – ha detto a La Sicilia Susanna Farruggio che venerdì dalla stanza d’albergo in cui era alloggiata con la famiglia aveva contattato il nostro quotidiano – ci sono stati momenti di tensione e smarrimento. Siamo rimasti in attesa per ore, dopo l’arrivo in aeroporto alle 4.30 del mattino. Finalmente alle 21 siamo arrivati a destinazione. La faccio ridere: su una testata egiziana c’è una nostra foto con tanto di articolo. Non so cosa c’è scritto, ma la notizia è arrivata anche qui…».

Il Codacons pronto a chiedere i rimborsi

Aereo partito, resta l’amarezza per i primi tre giorni di vacanza rovinata. La maggior parte dei passeggeri, infatti, aveva acquistato un pacchetto di una settimana con partenza il 24 aprile e rientro il primo maggio.Nonostante il tempestivo intervento di Sac che si occupa della gestione dello scalo catanese, a parlare di «passeggeri costretti a rimanere per giorni in un albergo della città, in attesa di notizie incerte e confuse» è il Codacons. «È inaccettabile – sostiene il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori – che centinaia di persone siano trattate con così poca trasparenza. Non solo il viaggio è saltato, ma ai passeggeri è stato negato un adeguato supporto informativo, lasciandoli in balia di promesse non mantenute». Il Codacons «pretende il rimborso integrale, risarcimenti per il danno da vacanza rovinata e risposte ufficiali da parte della compagnia e dell’organizzatore del pacchetto turistico. Siamo pronti ad agire per ottenere giustizia per i cittadini abbandonati».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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