Emergenza rifiuti a Catania, lento ritorno alla normalità
Emergenza rifiuti a Catania, lento ritorno alla normalità
Rimasti sulle strade circa 1.500 tonnellate di rifiuti, già in parte raccolti. Ancora cumuli ancora in un’area significativa della zona sud e del centro. E la città “puzza”. Previsto uno spazzamento straordinario
CATANIA – Lentamente, molto lentamente, la città sta venendo fuori dall’emergenza rifiuti, causata dalla protesta dei lavoratori dell’Ipi e della Oikos, entrati in stato d’agitazione nei giorni scorsi a causa del ritardo nel pagamento dell’ultimo stipendio. I turni di lavoro saltati o comunque ridotti avevano provocato un considerevole accumulo di rifiuti nelle zone della città – dal centro storico alla periferia nord – non direttamente servite dal personale comunale, non coinvolto nella protesta. L’Amministrazione ha stimato che da mercoledì scorso, giorno d’avvio dell’agitazione, si sono accumulati circa 1.500 tonnellate di rifiuti. Da qui l’impossibilità di uscire dall’emergenza in pochi giorni. Adesso la situazione sta tornando alla normalità, specie nelle zone di competenza dei dipendenti della Ipi, che hanno ripreso a lavorare a pieno regime già da due giorni, mentre quelli dell’Oikos soltanto dalla notte di sabato. Nel dettaglio, informa Palazzo degli Elefanti, da ieri sono al lavoro trenta compattatori, ciascuno con squadre di quattro persone, più quattro mezzi a cassone aperto e altri mezzi più piccoli. Allo stato, la situazione più critica è circoscritta in un’area significativa della zona sud e del centro, dove il servizio è ripreso con ulteriore ritardo. Qui si sta ancora lavorando per uscire dall’emergenza, la puzza dei rifiuti accumulati è ancora molto forte (sgradevole la situazione in questi giorni in una centro storico comunque piendo di eventi), ma già oggi la situazione della raccolta dovrebbe essere normalizzata. Superata l’emergenza, annuncia ancora l’Amministrazione, si provvederà poi a uno spazzamento straordinario.