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IL RICORDO

Enzo Trantino, l’ultimo saluto al tribunale: un corteo di toghe per il principe del foro

«Non ha mai abbastanza tempo un figlio per abituarsi a un congedo», ha detto il sindaco Enrico Trantino fuori dal Palazzo di Giustizia

Di Leandro Perrotta |

Poche decine di metri. Dallo studio in viale XX Settembre al tribunale di Catania, in piazza Verga. La mattinata dell’ultimo saluto a Enzo Trantino passa, innanzitutto, dal Palazzo di Giustizia. Prima un lungo applauso, intorno alle 8.30, per l’uscita della bara da Palazzo Musmeci. I penalisti della Camera penale, con le toghe addosso, rendono omaggio “al maestro con un corteo per il resto silenzioso fino alla scalinata del tribunale. Subito dietro al carro funebre c’è l’amatissimo figlio, il sindaco di Catania Enrico Trantino.

Ad accogliere il feretro al suo arrivo in piazza Verga ci sono Filippo Pennisi, presidente della Corte D’Appello; Francesco Mannino, presidente del Tribunale; e Giancarlo Cascino presidente Anm Catania.

Sullo spiazzo ai piedi della scalinata, affollato da centinaia di persone, si alternano i ricordi commossi degli avvocati catanesi. Dopo la sosta in tribunale, la salma sarà condotta in piazza Duomo dove, alle 10, in Cattedrale, sono previsti i funerali religiosi. «Non ha mai abbastanza tempo un figlio per abituarsi a un congedo», ha detto il primo cittadino prendendo la parola fuori dal tribunale, interrotto dalla commozione e dagli applausi.

Dopo avere ricordato altri illustri avvocati scomparsi (primo a essere citato, Serafino Famà), ha affermato Trantino: «Tutti quelli che hanno interpretato lo stesso modo di vivere la toga come quell’abito laico a cui legare la propria passione, i propri valori, sapendo anche che costituiva la cotta di mithril, per dirla con Frodo Baggins, che rendeva forti e separava da quel mondo che comunque era distante almeno lo spazio della toga. Grazie papà».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA