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Esplosione al mercato di Gela, si aggrava il bilancio: 20 feriti, 4 in gravi condizioni

Di Laura Mendola |

GELA – Sono momenti concitati a Gela, sconvolta questa mattina dall’esplosione di una bombola nel mercato settimanale di via Madonna del Rosario. Si è capito subito che si trattava di qualcosa di grave e per ore si sono rincorse voci e numeri di morti e feriti. Alcuni siti hanno dato anche notizie di vittime accertate. In realtà il primo bilancio parlava di sei feriti, poi di sette, poi otto. L’ultimo aggiornamento dagli ospedali parla di 20 feriti, di cui 4 in gravi condizioni. Uno dei questi ultimi sarebbe gravissimo, secondo alcune testimonianze è in fin di vita. Tra i feriti gravi ci sarebbe anche un bambino di 13 anni che è stato elitrasportato all’ospedale Civico di Palermo, mentre il padre che era con lui è stato trasporto sempre in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania e ricoverato nel reparto Grandi ustioni. A Catania trasferita anche una donna incinta, all’ottavo mese di gravidanza.

Il bilancio è tragico quindi, ma poteva essere una strage. Ed è forse la dinamica stessa dell’incidente a spiegare perché alla fine il numero delle vittime è rimasto tutto sommato contenuto. Secondo la prima ricostruzione infatti, sarebbe esplosa la bombola di gas che si trovava a bordo di un furgone allestito a rosticceria e girarrosto. In realtà non è stata una vera e propria esplosione.

La bombola ad un certo punto si sarebbe fessurata provocando comunque un boato e sarebbe cominciato a uscire gas che avrebbe preso fuoco per cause ancora da accertare: forse c’erano dei fornelli accesi. Fatto sta che dalla bombola si è sprigionata una “lama di fuoco” che ha rapidamente incendiato il camion mentre le fiamme in un baleno si sono propagate alle bancarelle circostanti investendo anche gli avventori. Le fiamme avrebbero causato ustioni sul 60% del corpo a due delle tre persone che lavoravano sul camioncino mentre la ragazza che operava con loro, oltre ad avere riportato estese bruciature avrebbe perso l’uso di un occhio colpito da una scheggia dopo lo scoppio. 

Sul posto sono intervenuti subito vigili del fuoco, polizia, carabinieri e soccorritori del 118 che in via Madonna del Rosario si sono trovati davanti una scenario da guerra: feriti, fiamme, panico, grida, detriti. E’ cominciata la spola della ambulanze con l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, mentre come detto i feriti più gravi sono stati caricati a bordo di elicotteri per essere trasportati in ospedali più attrezzati. «Ma devo ringraziare tutto il personale del Vittorio Emanuele – ha detto il sindaco gelese Lucio Greco – perché nonostante le condizioni dell’ospedale ha fatto un ottimo lavoro e ha ben fronteggiato la situazione».

Dopo le fasi concitate dei soccorsi, le indagini di polizia e carabinieri si sono concentrate al mercato, sul furgone e sulle bombole. E’ stato accertato che il titolare del furgone-rosticceria, un commerciante ambulante di Agrigento, aveva una regolare licenza. Le bombole che erano a bordo sono state recuperate e sequestrate ed è un miracolo che non siano esplose nel rogo del camioncino. Una di queste è stata trovata squarciata e sarebbe quella che è ha provocato il drammatico incidente. Ma come fa una bombola di metallo a squassarsi improvvisamente? Era difettosa? Saranno le indagini a chiarirlo. La procura di Gela ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del grave episodio.

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