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il sisma

Etna che non dorme, anche un terremoto di 2.5 dopo l’eruzione

La scosa a 2,4 km da Piano Pernicana

Di Redazione |

Un terremoto di magnitudo 2.5 si è verificato in mattinata alle pendici dell’Etna a 2.4 km a est di Piano Pernicana. La scossa è stata registrata alle 7:52 ed è stato praticamente superficiale e dunque dirattemente collegato all’attività vulcanica dell’Etna. Il centro abitato più vicino è Linguaglossa che si trova a meno di 5 km dall’epicentro del sisma.

L’eruzione continua

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha anche comunicato che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, si osserva che continua l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est. Tale attività, a carattere variabile sia in intensità sia in frequenza delle singole esplosioni, produce delle modeste emissioni di cenere, che in accordo con il modello previsionale, si disperdono rapidamente in direzione ESE e comunque in prossimità dell’area sommitale. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra i valori medi ed elevati e sorgenti localizzate nell’area del cratere di Sud Est. Per quanto riguarda l’attività infrasonica, la presenza di vento di forte intensità non ha consentito di effettuare una stima affidabile del tasso di accadimento degli eventi infrasonici e della loro localizzazione. Tuttavia dalla visualizzazione dei sismogrammi, laddove è stato possibile effettuare una valutazione, le sorgenti risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. Dall’analisi dei segnali clinometrici, non si evincono deformazioni del suolo significative. L’Ingv ha comunicato che attualmente la situazione è rimasta uguale e che non si notano variazioni.

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