Notizie Locali


SEZIONI
Catania 13°

IL DUPLICE DELITTO

Fidanzati uccisi a martellate in Inghilterra, anche il presunto assassino faceva il croupier

Andrea Cardinale, 21 anni, originario di Palermo era un collega di Nino Calabrò, oltre che suo inquilino: pare avesse problemi psichici

Di Redazione |

 Il presunto assassino di Nino Calabrò e Francesca Di Dio, i fidanzati messinesi uccisi mercoledì a Thornaby nella contea dello Yorkshire in Inghilterra, si chiama Andrea Cardinale, 21 anni, ed è originario di Palermo, pare abbia problemi psichici. Il ragazzo, fermato per il duplice delitto, faceva il croupier, era un collega di Nino Calabrò, oltre che suo inquilino. Ancora avvolto nel mistero il movente dell’atroce delitto su cui indaga la polizia: le vittime sarebbero state massacrate a colpi di martello. A fare scoprire il duplice delitto è stato il padre del ragazzo fermato, che si trovava a Thornaby per stare qualche giorno insieme al figlio. 

Intanto la Parrocchia di San Rocco in Calderà di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ha organizzato una raccolta di fondi per il rimpatrio dall’Inghilterra della salma di Nino Calabrò, il ragazzo assassinato assieme alla fidanzata Francesco di Dio, mercoledì a Thornaby nella contea dello Yorkshire in Inghilterra. In poco meno di due ora nella piattaforma gofundme.com sono stati donati oltre 1.300 euro. Oltre al rimpatrio del feretro, la Parrocchia si è proposta per celebrare i funerali del ragazzo.

La cugina, Domenica Calbrò, nella sua pagina Fb ricorda con commozione Nino pubblicando una loro foto da bambini: «Era bello sentirti tornare e sapere che stavi bene. Londra era bella e tu eri felice. Quanti disastri e maracchelle insieme… eravamo due piccoli bambini monelli, ma dolci come in questa foto. Il dolore è troppo! É tutto un maledetto incubo! Oggi non potremmo più abbracciarci e prenderci in giro è vero… ma una cosa é sicura: ovunque tu sia sappi che qui giù in questo mondo ingiusto e credule sarà fatta giustizia. Giustizia per due giovani ragazzi a cui hanno tolto la vita e distrutto famiglie. Te lo prometto…per sempre con te cuginetto mio Nino Calabrò».

E sono ore di sgomento a Milazzo e a Montagnareale, nel Messinese, dopo la tragica fine di Nino Calabrò e Francesca Di Dio. Nino Calabrò prima del trasferimento all’estero tre anni fa, viveva con la famiglia a Milazzo. La fidanzata, insieme ai genitori e la sorella a Montagnareale. "Un atto di gravità estrema priva la nostra comunità di una giovanissima concittadina stimata e apprezzata per il suo carattere mite e solare", dice adesso il vicesindaco di Montagnareale, che a nome dell’intera amministrazione e della comunità esprime "massima vicinanza e supporto ai familiari". 

"La tragica fine di Nino ci lascia sgomenti ed attoniti. Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica. Un lutto che scuote l'intera cittadinanza", ha detto il sindaco Pippo Midili. I genitori di Nino come quelli di Francesca sono volati a Londra. "Sono certo che Nino continuerà a vivere nel ricordo di coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti professionali ma soprattutto umane – ha aggiunto Midili -. E naturalmente lo stesso sentimento lo rivolgo alla famiglia di Francesca, andata dal fidanzato per trascorrere un Natale in serenità e, invece, vittima di un atroce destino". 

"Ci sono ancora tanti dubbi, troppe cose che ci lasciano perplessi e molti interrogativi su una tragedia che ci lascia sgomenti" ha aggiunto Midili.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA