Forte scossa di terremoto al largo della costa tirrenica siciliana: paura e gente in strada
La magnitudo stimata è di 4.8 Richter. Epicentro nel mare tra Alicudi e Filicudi, ma avvertito a Palermo, Messina e nella costa ionica
Una scossa di terremoto, di magnitudo compresa tra 4.8 e 5.3 Richter , come spiega l’Ingv su X, si è verificata a largo della provincia di Messina. Il terremoto è stato avvertito anche dalla popolazione di Palermo e di tutta la fascia tirrenica. Numerosi i post pubblicati sui social. Al momento non si registrano danni.
L'INGV ha successivamente rilevato che si tratta di un sisma di 4.8 della scala Richter nel mare tra Alicudi e Filicudi ad una profondita di circa 17 km. Si è verificato alle 16.19. Successivamente dalle 16,40 alle 17,36 nella stessa area si sono registrati altri sei terremoti di magnitudo inferiore comprese tra 2.5 e 3.4.
Al momento non sono arrivate segnalazioni di danni ai vigili del fuoco di Messina. Ai vigili del fuoco di Palermo è invece giunta una sola richiesta per una verifica di controllo in una scuola a Cefalù.
Il bilancio della protezione civile
«A seguito dell’evento sismico registrato alle 16.19 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in provincia di Messina, con epicentro localizzato in mare, nell’area delle Isole Eolie, con magnitudo ML 4.8 - ha scritto in una nota, la Protezione Civile - la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento non risulterebbero danni a persone o cose».
Che cosa sta accadendo
E’ il movimento di convergenza tra la parte settentrionale della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno ad aver scatenato il terremoto di tipo compressivo che questo pomeriggio ha scosso le isole Eolie con una magnitudo di 4.8. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni.
«La zona colpita si trova in una fascia che corre da est verso ovest, grossomodo da Ustica alle Eolie, che è notoriamente una zona in cui la parte nord della Sicilia sta convergendo con la parte meridionale del Tirreno generando terremoti di tipo compressivo», afferma Doglioni.
E’ escluso ogni tipo di legame con i recenti terremoti di Santorini, che invece rientrano in un contesto geodinamico completamente distinto e separato. L’evento rilevato oggi alle Eolie, come osserva il direttore dell’Osservatorio Etneo di Catania Stefano Branca, è stato di media intensità e profondità, in linea con l’attività sismica della zona interessata.
Le dichiarazioni
«Sono arrivate centinaia di telefonate alla centrale operativa ma le persone hanno chiamato per la paura e hanno chiesto notizie su eventuali danni, per fortuna al momento non risultano danni in Sicilia. Solo paura, insomma. Anche se non è escluso che qualcosa potrebbe essere accaduta, perché l’entita del terremoto provoca di solito dei danni. Per fortuna l’epicentro è stato lontano dalla costa» ha detto all’Adnkronos Salvo Cocina, Capo del Dipartimento della Protezione civile regionale in Sicilia.
«Il terremoto non si è percepito molto forte sulla terraferma. Ho sentito poco fa anche la Prefettura per avere un ulteriore conforto, ma neanche a loro risultano danni. La scossa è stata al largo delle isole Eolie, si è sentita soprattutto sul mare. Mi auguro non ci siano ulteriori scosse» ha poi aggiunto sempre . all’Adnkronos il sindaco di Messina Federico Basile.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, segue «con attenzione l’evolversi della situazione dopo il terremoto di 4,8 gradi Richter, con epicentro a est di Alicudi, ma che è stato avvertito in diverse aree dell’Isola». «Sono in costante contatto con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina - dice Schifani - che a sua volta è in stretto raccordo con il sindaco di Lipari, con il prefetto di Messina e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per un primo e rapido monitoraggio di eventuali danni, che al momento non sono stati segnalati. La Regione è, comunque, pronta a intervenire con tutti i mezzi a disposizione per supportare le comunità coinvolte e garantire la sicurezza dei cittadini».
(in aggiornamento)