Emergenza immigrazione
Gli sbarchi senza sosta e la piccola morta a soli due anni, Schifani: «Quante vite innocenti vanno ancora sacrificate Europa abbia sussulto dignità»
Lo sfogo su Facebook del presidente della Regione dopo l'ennesimo approdo a Lampedusa. Intanto non c'è traccia dei dispersi nel naufragio
«Quante vite innocenti vanno ancora sacrificate? Cosa deve accadere affinché l’Europa abbia un sussulto di dignità? Aveva solo due anni l’ultima vittima dell’ennesimo naufragio di Lampedusa. Perdonaci piccolo angelo». Lo dice, su Facebook, il presidente della Regione Renato Schifani, dopo l’ennesimo sbarco a Lampedusa, che è costato la vita, tra l’altro a una piccola migrante di appena due anni.
Un’emergenza continua
Poco prima della mezzanotte c’è stato un maxi sbarco di 400 migranti. A scortare l’imbarcazione in porto sono state le unità di soccorso della Guardia costiera. A bordo donne, bambini e uomini che sono stati trasferiti all’hotspot.
La morte della bimba di 2 anni
La piccola è morta nel pomeriggio di ieri dopo un naufragio che si è verificato nel pomeriggio nelle acque antistanti Capo Ponente a Lampedusa. Le motovedette della Guardia costiera e due pescatori di Lampedusa, Giuseppe e Salvatore Del Volgo, padre e figlio, hanno soccorso in tutto 43 persone. Hanno raccontato che mancano all’appello almeno otto persone tra cui due bambini. Ma tra i 43 superstiti c’era anche una bimba di due anni che è però morta su una delle motovedette. La piccola è spirata mentre la motovedetta la stava portando, assieme agli altri superstiti, verso il porto. Si trovano invece al poliambulatorio dell’isola i due giovanissimi salvati dai pescatori su uno scoglio.
La bimba viaggiava con i genitori
Verrà effettuata in tarda mattinata l’ispezione cadaverica sulla bimba di 2 anni morta ieri sera, mentre la motovedetta della Capitaneria stava conducendo i 43 migranti soccorsi verso il porto. L’esame servirà a stabilire le esatte cause del decesso della piccina che era stata portata a nuoto sugli scogli di Cala Ponente dalla mamma e dal papà, subito dopo il naufragio della barca salpata da Sfax. I genitori della piccola, originari della Guinea, si trovano adesso all’hotspot di contrada Imbriacola. Hanno già effettuato il riconoscimento del cadavere e sono sotto choc, assistiti dagli psicologi della Croce Rossa italiana che si occupa della gestione della struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola.
Non c’è traccia dei dispersi
Le ricerche dei dispersi del naufragio di ieri sera davanti a Lampedusa, effettuate durante la notte, finora non hanno dato alcun esito. Non ci sono tracce degli otto migranti, fra cui due bambini, che a dire dei superstiti sarebbero dispersi nelle acque antistanti a Capo Ponente. I due velivoli della guardia di finanza e della guardia costiera, utilizzati durante la notte, sono rientrati adesso alla base, in mare ci sono invece ancora due motovedette: la Cp 327 della Capitaneria e la V836 delle Fiamme gialle.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA