Cronaca
Guardiani, recinzioni e telecamere: ecco il futuro della Scala dei Turchi
REALMONTE – «C’è la disponibilità del corpo Forestale, quindi agenti in divisa lavoreranno assieme alle altre forze dell’ordine, coordinate dalla Prefettura, per una presenza h24 che valga da deterrenza e da protezione». Lo ha detto, in merito alla tutela della Scala dei Turchi di Realmonte (Agrigento), l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro a margine dell’incontro che s’è tenuto al Comune di Realmonte. La Scala dei Turchi è uno dei tratti più suggestivi della Sicilia sul litorale agrigentino, caratterizzato da una parete di marna bianca dal fascino unico. Il sito è candidato a diventare Patrimonio dell’Unesco e ogni anno è meta di migliaia di visitatori.
«Abbiamo stabilito che il dipartimento Beni culturali si occuperà della realizzazione della cartellonistica – ha aggiunto Cordaro – per avvertire i cittadini sullo stato della Scala dei Turchi. Abbiamo, infine, deciso che sarà compito della Protezione civile quello di realizzare un sistema di recinzione laddove realizzabile e altrove un sistema di telecamere di sorveglianza che diano un segnale preciso di controllo».
La Scala dei Turchi, nei giorni scorsi, è stata sottoposta ad un provvedimento di sequestro preventivo e urgente firmato dal procuratore capo Luigi Patronaggio. «Il dipartimento Ambiente, insieme alla Capitaneria di porto, stabilirà quale parte è del Demanio marittimo e quale invece è di pertinenza del Demanio del dipartimento Finanze della Regione – ha spiegato l’assessore Cordaro -. Fatto questo, ci riuniremo per progettare e realizzare la fase 2 che è quella della definitiva fruizione della Scala dei Turchi partendo da un presupposto: contemperare il diritto alla tutela di questo straordinario patrimonio ambientale con il diritto dei cittadini e dei turisti di poterla visitare e apprezzare. Stiamo facendo di tutto per salvare la stagione estiva».
«Va ripensata la fruizione della Scala dei Turchi, anche perché è stato dimostrato che, per cause naturali, quel sito presenta una certa fragilità e per cui espone i visitatori a rischi. Secondo me, il futuro deve prevedere un progetto serio di gestione, una fruizione controllata, ma dopo uno studio accurato dell’intera falesia e dopo aver eliminato i pericoli che ci sono» ha detto dal canto suo il sindaco di Realmonte Lillo Zicari.
«Il controllo di quel sito è una delle cose più difficili da attuare – ha aggiunto Zicari – . Sono confortato dal fatto che sia presente la Regione con tutti gli organi tecnici, compreso la Forestale e con l’aiuto della Capitaneria di porto. Perché questa incombenza è stata fino ad ora in capo al Municipio è stata veramente gravosa per un Comune qual è quello di Realmonte che gode di poco personale, di pochi vigili urbani».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA