Ha risolto un problema matematico aperto da 20 anni, ma l’Università di Palermo lo “boccia”

Di Redazione / 19 Settembre 2021

Francesco Tulone, 49 anni, punta di diamante della ricerca e del mondo accademico palermitano, recentemente salito alla ribalta delle cronache internazionali per avere risolto un problema matematico aperto da 20 anni, si è visto negare – secondo quanro riportato da la Repubblica – l'incarico del modulo di Analisi matematica 2 che inizialmente doveva essergli affidato.

«Un dispetto accademico» l'ha definito Tulone, ricercatore l'Università di Palermo, che nell'agosto scorso insieme con due colleghi delle Università di Mosca e Chicago è finito sulla prestigiosa rivista accademica Proceedings of the American Mathematical Society dopo aver dato «la soluzione a un problema aperto circa 20 anni fa, a seguito di una branca della teoria dell'Analisi matematica sviluppatasi a partire dagli Anni ‘60».

Lo scorso maggio Consiglio d'ateneo aveva proposto di riaffidargli il modulo di Analisi matematica 2 del corso di laurea più generale e l'incarico era  statao inizialmente accettato, ma poi con una seconda votazione segreta e senza unamotivazione scritta, la cattedra gli sarebbe stata tolta per essere assegnata a una professoressa ordinaria neoassunta, già incaricata di altri corsi.

Ma perché questo dispetto? Tulone infatti ha un curriculum di tutto rispetto, costruito internamente all'ateneo della sua città ma che è passato anche attraverso il consolidamento di tre anni di co-dottorato alla Lomonosov di Mosca e altri studi ad Austin, Texas, dal futuro vincitore del cosiddetto Premio Nobel per la Matematica Alessio Figalli.

Dal 2005 – anno in cui vinse il concorso da ricercatore a tempo indeterminato (il secondo a cui partecipava) – Tulone, ha fatto insegnamento, ha solitamente tenuto lezioni di Matematica nel suo dipartimento,  ma è stato chiamato anche per sostituzioni a Ingegneria, Fisica, Biologia.

Dal prossimo anno, però, l'ateneo si priverà delle lezioni dello studioso: «Amo insegnare – ha diachirato il ricercatore palermitano –  la considero la mia seconda attitudine dopo la ricerca. L'unica spiegazione che ho ottenuto dal decano del dipartimento dell'Università di Palermo è quella che non si poteva non mettere ai voti un'altra disponibilità consigliandomi di ritirare la mia per Analisi matematica 2 per evitare imbarazzi».

«In verità – ha svelato ancora Tulone –  la professoressa prescelta mi ha confessato che è stato il dipartimento stesso a spingerla a una candidatura antagonista alla mia».

Pubblicato da:
Alfredo Zermo
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