porticello
Il Bayesian è tornato in superficie: ora si saprà perché e per colpa di chi è affondato
A maggio erano stati messi al sicuro alcuni hard disk sensibili. Due le inchiesta della magistratura
Il relitto del Bayesian è tornato in superficie dopo dieci mesi. Il superyacht affondato nell’agosto scorso a Porticello, nel Palermitano, è stato sollevato dalle due chiatte, la Hebo Lift 10 e la Hebo Lift 2, dotate di potentissime gru. I tecnici stanno rafforzando le imbracature e domani il relitto, svuotato d’acqua, sarà completamente sollevato per essere trasportato nel porto di Termini Imerese. Negli giorni scorsi si era registrata un’accelerazione nelle operazione con il completamento in sicurezza del distacco dell’albero di 72 metri della nave, utilizzando un utensile da taglio di precisione a filo diamantato telecomandato. Un’operazione che ha permesso allo scafo del superyacht di posizionarsi quasi in verticale con il supporto di imbracature di sollevamento.

Nel naufragio persero la vita sette persone tra cui il magnate inglese Mike Lynch, della figlia Hannah, di Jonathan Bloomer, della moglie Judy, di Chris Morvillo e della moglie Neda, e di Thomas Recaldo. Altre 15 persone sono sopravvissute.
La Procura di Termini Imerese (Palermo) indaga per naufragio e omicidio colposo plurimo. Sono tre gli indagati: il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, ingegnere inglese, e Matthew Griffith, francese di 22 anni, marinaio di guardia in plancia.
Dopo la morte del sub olandese Rob Cornelis Huijben, avvenuta lo scorso 9 maggio durante le operazioni di recupero, è stata aperta una seconda inchiesta che vede indagate tre persone della società olandese Smit Salvage, per cui lavorava Huijben. I tre sono indagati per omicidio colposo e violazione delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.
A maggio erano stati recuperati i file audio e video contenuti negli hard disk nella plancia del Bayesian. Erano considerati materiale sensibile perché, secondo quanto emerso nelle ore successive al naufragio, sembra contenessero informazioni sensibili sarebbero anche al centro dell’interesse di servizi di Paesi ostili. I file ora in mano ai consulenti della procura e dei legali degli indagati.
La società spiega cosa sta accadendo
«Negli ultimi tre giorni lo scafo è stato sollevato in posizione verticale, consentendo l’accesso al lato di dritta, precedentemente inaccessibile, che giaceva direttamente sul fondale marino, a 50 metri di profondità a Porticello. Durante questo periodo, l’imbarcazione è stata gradualmente sollevata dal fondale in modo da poter posizionare ulteriori cinghie di sollevamento sotto la chiglia». Lo fa sapere la Tmc Marine la società che sta coordinando le operazioni di recupero del veliero Bayesian che è stato riportato in superficie.
«Lo scafo è stato costantemente sostenuto da otto cinghie di sollevamento in acciaio – quattro sotto ciascuna sezione di prua e di poppa – che fanno parte di un sistema di sollevamento in cavo d’acciaio appositamente progettato – aggiunge Tmc – Questo, a sua volta, è fissato all’Hebo Lift 10».
«La nave sarà mantenuta in posizione elevata mentre i controlli e i preparativi verranno effettuati per il resto del fine settimana – aggiungono dalla società – In presenza di condizioni favorevoli, l’Hebo Lift 10 partirà dal cantiere nel corso della giornata di domenica verso il porto di Termini Imerese. Lì, dopo l’attracco, il Bayesian verrà sollevato sul lato sinistro dalla gru, alloggiato nella struttura in acciaio appositamente realizzata, attualmente in attesa in banchina».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA