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Il carabiniere ucciso l'ultimo giorno di lavoro aveva cominciato la carriera in Sicilia: a Palazzolo lo ricordano tutti

Nel comune delle colline siracusane lo descrivono come una persona «seria e dal carattere mite».

Redazione La Sicilia

13 Giugno 2025, 08:23

Il carabiniere ucciso l'ultimo giorno di lavoro aveva cominciato la carriera in Sicilia: a Palazzolo lo ricordano tutti

Poco più che ventenne, appena completato il corso di sottufficiale, è stata in Sicilia la prima sede di Carlo Legrottaglie, il carabiniere ucciso ieri in Puglia da un ladro, nel suo ultimo giorno di lavoro. Aveva 59 anni e da oggi, in licenza, avrebbe atteso il 5 luglio, giorno in cui sarebbe andato in pensione e avrebbe compiuto 60 anni. Tanti i progetti che aveva con la sua famiglia, la moglie e le due figlie gemelle 15enni con cui viveva a Ostuni. Ma il destino ha fatto tutto a pezzi.

Legrottaglie aveva cominciato la sua vita militare alla stazione dei carabinieri di Palazzolo, dove ha trascorso gran parte della carriera prima di chiedere il trasferimento per avvicinarsi alla terra d’origine.

Ma a Palazzolo lo ricordano tutti (nella foto sotto durante una festa religiosa, da giovanissimo carabiniere in servizio). «Era già un omone, enorme, ma di una bontà assoluta». Così lo ricorda Maurizio Aiello, ex vice sindaco che all’epoca era il figlio del vice comandante della stazione dei carabinieri e quindi la mascotte della caserma di via Vincenzo Messina. Tutti nel comune delle colline siracusane lo descrivono come una persona «seria e dal carattere mite».

«E il rapporto con Palazzolo - dice ancora Aiello - è sempre rimasto solidissimo. Un passaggio quasi ogni estate, per San Paolo, San Sebastiano, per il mare siciliano di Noto».

Oggi il 59enne capo brigadiere dei carabinieri., con la moglie e le due figlie 15enni viveva ad Ostuni in una zona centrale, a poche centinaia di metri dalla stazione dei carabinieri dove ci sono diverse palazzine abitate dalle forze dell’ordine.

«Ti amerò per sempre, Papà» e «Questo non sarà mai un addio» sono i messaggi che le figlie gemelle 15enni, hanno voluto affidare ai social. Negli scatti pubblicati i momenti di spensieratezza vissuti intensamente insieme. Una famiglia unita e che presto avrebbe potuto condividere anche la gioia di vedere il carabiniere ancora più vicino a loro durante l’adolescenza, in quanto tra poche settimane sarebbe andato ufficialmente in pensione.

«Chi a pochi giorni dalla pensione continua a fare i turni di notte, non può che chiamarsi eroe» racconta una persona che abita in zona e che lo incrociava quasi tutti i giorni mentre Legrottaglie andava a Francavilla Fontana dove era in servizio nella compagnia.

Una vita dedicata ai suoi affetti più cari e all’Arma dei carabinieri. E le testimonianze di chi lo conosceva bene descrivono il marito e padre premuroso, e il militare integerrimo sempre pronto ad essere al servizio dell’Arma.