Il crollo nella sede del consorzio universitario di Agrigento, indagato il rettore di Palermo: «Atto dovuto»
Lo scorso 15 maggio il cedimento di un muro sul piazzale dell'edificio, che entro l'anno sarebbe stato destinato a ospitare la sede distaccata cittadina dell'ateneo
C'e' anche il rettore di Palermo Massimo Midiri tra i nove indagati dell'inchiesta per il crollo nel futuro polo universitario di via Atenea, ad Agrigento destinati a ospitare l'Università di Palermo. La sua iscrizione, come quella di altri tecnici e progettisti che hanno avuto un ruolo nei lavori di ristrutturazione dei locali, è un atto dovuto come garanzia difensiva per consentirgli di partecipare agli accertamenti con propri consulenti e legali.
Lo scorso 15 maggio il cedimento di un muro sul piazzale dell'edificio, che entro l'anno sarebbe stato destinato a ospitare la sede distaccata cittadina dell'ateneo, ha costretto allo stop del cantiere, che è stato sequestrato, e all'evacuazione di un'abitazione e di un paio di strutture ricettive attorno all'area. Il prossimo 23 luglio iniziera' l'incidente probatorio davanti al gip Micaela Raimondo. Il pubblico ministero Annalisa Failla ha nominato come consulente l'ingegnere Vincenzo Ragusa che dovra' accertare "le cause del cedimento con riferimento a eventuali condotte di negligenza, imprudenza o imperizia nell'esecuzione dei lavori da parte dei soggetti intervenuti alla progettazione, esecuzione e direzione dei lavori di ristrutturazione".