Il risiko di Fontanarossa e Comiso
Il gelo di Schifani sulle nomine Sac, rinviata l’assemblea dei soci, prossima data utile il 17
Il centrodestra perfeziona l’accordo sul “modulo 1-3-1”, ma adesso è il governatore a frenare
Come volevasi dimostrare. Ieri è andata a vuoto l’assemblea che avrebbe potuto ridisegnare i vertici di Sac. Il “socio forte” – cioè la Camera di Commercio del Sud-Est (che detiene il 62% delle azioni), di fatto controllato dalla Regione attraverso un commissario straordinario – non ha indicato alcun nominativo utile per il «rinnovo delle cariche sociali» all’ordine del giorno. E per adesso non se ne fa nulla. L’accordo nel centrodestra siciliano, con la matematica spartizione dei posti nel cda della società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso rivelata ieri da La Sicilia, è ancora da limare in alcuni dettagli. Mancano, di fatto, due nomi su cinque.
Ma la novità di ieri, al netto del previsto rinvio delle nomine (prossima data utile: martedì 17 giugno), è un certo irrigidimento che trapela da Palazzo d’Orléans. L’intesa su Sac, frutto di un intenso lavoro delle colombe catanesi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, non ha ancora la “bollinatura” di Renato Schifani. È stato il presidente, ad aprile, a stoppare il blitz sui vertici. E può essere solo lui a sbloccare la situazione. Ma, sondando le sensazioni di chi l’ha sentito ieri, per ora non ne avrebbe alcuna intenzione. «Non c’è fretta, voglio vederci chiaro».
E dire che anche da FdI, per bocca del commissario regionale Luca Sbardella, sono arrivati dei segnali di apertura: i meloniani sono sempre del parere che vadano eletti al più presto gli organi camerali, ma se i tempi si dovessero allungare c’è un sostanziale sdoganamento delle nomine, per una «governance collegiale» che chiuda l’era dell’«uomo solo al comando». Per essere più chiari, c’è un preciso equilibrio raggiunto fra gli alleati: conferma dell’attuale amministratore delegato Nico Torrisi (in quota forzista), ma con tre consiglieri espressi da FdI e una quinta nomina gradita a Raffaele Lombardo. Alcuni nomi, tra l’altro, sono già negli atti ufficiali perché trasmessi dai soci di Sac. Enrico Trantino, che rappresenta il Comune e la Città metropolitana, ha indicato la commercialista etnea Anna Quattrone; da Comiso arriva l’altra investitura meloniana per l’ex sindaco Giuseppe Alfano; il Libero consorzio di Siracusa ha messo sul tavolo la penalista ed ex assessora Agata Bugliarello. Mancano però due tasselli. Innanzitutto il terzo consigliere di FdI – col forte imprimatur di Gaetano Galvagno, ma anche l’avallo romano – che dovrebbe assumere la presidenza di Sac. Ieri, magari, il presidente dell’Ars ne avrà parlato con il suo mentore Ignazio La Russa, in occasione di un evento conviviale etneo. E poi il “vero” nome di Lombardo, che punta sul commercialista messinese Francesco La Fauci nonostante gli alleati gli abbiano chiesto l’indicazione di una donna. L’Mpa potrebbe “adottare” la quota rosa di Siracusa? L’ex governatore spera sempre che la seconda consigliera arrivi da FdI.
Piccole limature, dunque. Da perfezionare entro il 17, per arrivare alle nomine con lo schema 1-3-1. Se non fosse che il presidente della Regione prende ancora tempo. Non vuole essere «tirato per la giacchetta», sostengono a Palermo, né «ratificare accordi catanesi fatti da altri». Basterebbe una sua risposta alla nota ricevuta dal commissario straordinario Antonio Belcuore, che gli rassegna l’impossibilità oggettiva di svolgere le elezioni camerali entro il termine richiesto del 30 agosto. Ci vogliono almeno 6-7mesi. E la prospettiva di lasciare in carica un cda scaduto e prorogato, nella fase decisiva per la privatizzazione di Sac, ha convinto anche gli alleati più ostili all’ad Torrisi. Che adesso si trova in una situazione surreale: nel centrodestra s’è trovata la quadra per la conferma (con qualcuno che si tura il naso), ma manca la parolina magica del suo big sponsor Schifani. Quel “sì” che fino a ieri sera sembra essere rimasto in gola, prigioniero di un gelo inaspettato. E, per certi versi, inspiegabile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA