Il giro del mondo col veliero vip e quei soldi “piovuti” dal Turismo: la Regione come un bancomat
È l’ex portavoce di Galvagno che suggerisce di coprire alcuni costi con fondi regionali pilotati
La saga della corruzione all’Ars si arricchisce di nuovi capitoli. Ma la fine della storia pare sempre la stessa. La Regione sarebbe stata considerata un specie bancomat a fondo perduto. Ed è, soprattutto, l’assessorato al Turismo il luogo in cui molti sarebbero andati a prelevare.
Marianna Amato, l’organizzatrice di eventi finita nello tsunami dell’inchiesta, l’anno scorso puntava a piazzare un progetto fra le tappe del giro del mondo a bordo della Amerigo Vespucci. Amato muove mari e monti per arrivare a Enit, una società in house controllata dal Ministero del Turismo con intera partecipazione del Mef, che si occupa degli eventi sul veliero. Dopo un viaggio a Roma il traguardo pare raggiunto.
Il progetto meraviglioso per Tokyo
«Ho un progetto meraviglioso per Tokyo», racconta Amato a una donna. Della “conquista” ne parla anche con Pippo Martino, l’ex segretario dell’assessora al Turismo Elvira Amata, ma tende a sminuirlo - come confessa a un interlocutrice - così da tenere fuori Womanity, l’associazione che condivide proprio con l’ex collaboratore regionale. Che invece le aveva detto di far monetizzare la loro creatura. L’esperta marketing della Foss però glissa. E tiene la navigazione una faccenda privata. Amato quindi continua ad agire in solitudine, sfruttando le sue reti e conoscenze.
Compare la "califfa"
Così compare la “califfa” Sabrina De Capitani, che è pungolata per avere un contatto con una giornalista e il mondo Mediaset. Ma l’ex portavoce invece suggerisce di ottenere dei finanziamenti regionali per “sostenere” alcuni costi per degli ospiti vip che avrebbero dovuto sbarcare a Tokyo per l’evento. «Se noi come Fondazione Federico II ti diamo un contributo, dovresti parlarne con Gae», è il consiglio che Amato coglie al volo: «Sarebbe bellissimo». De Capitani pensa anche a un ritorno di immagine per il suo ex datore di lavoro. Vorrebbe che Galvagno partecipasse a qualche tappa. Amato pensa che potrebbero inventarsi un mega evento ad hoc (giusto per avere i soldi pubblici, ndr). «Tu però devi chiedere a Gae, okay? Per I’Amerigo Vespucci - continua De Capitani - se ti può dare un contributo o con la Fondazione o con l’Ars».
Dritta al punto
L’ex collaboratrice della presidenza del Parlamento siciliano va dritta al punto. Amato deve chiedere a Galvagno: «Quanto riesci a pagare?». E si fanno ipotesi di 15.000 euro da richiedere agli uffici regionali. La conversazione risale a un anno fa. Le due donne, per la procura di Palermo protagoniste del cerchio magico di Gaetano Galvagno, discutono qualche settimana prima della partenza. «Parto il 23 agosto», annuncia Amato.
La guardia di finanza proprio in quei giorni annota: «Con riferimento alla partecipazione del tour mondiale, attualmente in corso, del noto veliero “Amerigo Vespucci” (iniziativa organizzata dal Ministero della Difesa), è emerso che Amato, unitamente a Uomo 3 e Uomo 4 (altri volti misteriosi da identificare, ndr), per il tramite di soggetti giuridici a questi ultimi riconducibili» sarebbe «riuscita ad ottenere un finanziamento di 50.000 euro a seguito della presentazione all’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia».
50 mila e non solo
E non sarebbe l’unica iniezione per in tour nel veliero più famoso dei mari italiani. Questo «finanziamento» si aggiungerebbe a quello già concesso all’Associazione Med (che è riferibile proprio a Uomo 4, ndr) di cui gli investigatori hanno acquisito la determina firmata dai dirigenti regionali il 30 agosto 2024.
Ma d’altronde lo stanziamento lo avrebbe promesso Galvagno in persona, quando Amato si presenta direttamente nella residenza palermitana del presidente dell’Ars il 28 luglio dello scorso anno. «Cinquantamila euro glieli possiamo mettere?», dice il golden boy di Fratelli d’Italia. E infatti quando nelle conversazioni si farà riferimento ai soldi dell’Ars per il progetto dell’Amerigo Vespucci i finanzieri specificheranno che si tratta di quelli concessi dal Turismo. Ma d’altronde a capo dell’assessorato c’è Elvira Amata, collega di partito (e co-indagata) di Galvagno.
Finalmente arrivano i soldi
Poi arriva il momento di concretizzare il pagamento. Durante un dialogo captato dove si parla «dell’iniziativa riguardante le prossime tappe del tour» sulla nave vip e delle «connesse richieste di contributi», Uomo 3 dice ad Amato che bisogna stare «col fiato sul collo a Uomo 35 e che lui (Uomo 3) “sta lavorando sui 50.000 euro dei Turismo”». L’interlocutore è chiaro: «I cinquantamila dell’Ars sono assegnati al Turismo» e quindi ci sarebbero «dei passaggi burocratici da rispettare previsti dal decreto attuativo». Ma Uomo 3 pare aver superato ogni ostacolo grazie a Uomo 36, che gli avrebbe confermato che avrebbero potuto rendicontare Tokyo. Per gli investigatori sono «i 50.000 euro concessi dal Turismo».
Da tempo c’è il sospetto che Fratelli d’Italia potesse avere sotto controllo la corrente (monetaria) turistica della Regione. Ora il sospetto è qualcosa di più.