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Il tuffo, l'impatto fatale con gli scogli, i disperati tentativi di rianimazione: così il catanese Ciccio Aronica è morto a Polignano a Mare

Il giovane era molto conosciuto in città anche perché praticava football americano

Alfredo Zermo

18 Agosto 2025, 09:07

ciccio_aronica

Si chiamava Francesco Aronica, ma tutti gli amici lo chiamavano Ciccio il 23emme catanese morto dopo essersi tuffato a Polignano a Mare, nel Barese, dalla celebre lama Monachina, la baia nota per una famosa competizione di tuffi da altezze proibitive, meta di tanti bagnanti e turisti che ieri si è trasformata nel teatro di una tragedia.

Francesco si trovava in Puglia in vacanza con una comitiva di amici e il loro tour ieri pomeriggio prevedeva un bagno nella famosa caletta di Polignano a Mare, paese noto anche per aver dato i natali a Domenico Modugno. Si tratta della spiaggetta più instagrammata d'Italia e anche Francesco Aronica poco prima del tragico tuffo, intorno alle 16, aveva postato una storia con una suggestiva immagine della baia.

Poi forse per emulare i campioni che ogni anno in questo luogo danno vita a una nota gara di tuffi da trampolini da quasi 30 metri - la Red Bull Cliff Diving World Series - Francesco aveva deciso di fare un tuffo dalla mitica scogliera a strapiombo sul mare e aveva raggiunto un punto da dove lanciarsi in acqua da un'altezza di circa 6 metri. Dopo aver preso coraggio, il tuffo rivelatosi fatale per il 23enne. Un tragico indicente avvenuto davanti a centinaia di persone che a quell'ora affollavano lama Monachile. Secondo una prima ricostruzione di ieri sera, il giovane si sarebbe sentito male subito dopo l'impatto con l'acqua, ma oggi alcuni testimoni hanno riferito che avrebbe sbattuto la testa sulle rocce prima di arrivare in acqua, perdendo conoscenza. C'è anche chi parla di un anomalo distacco delle rocce proprio in concomitanza con il tuffo fatale. Ciccio ha riportato un grave trauma cranico con una vasta ferita lacero-contusa nella regione fronto-parietale.

Le condizioni di Ciccio sono sembrate subito disperate, sono intervenuti il prima possibile vigili del fuoco che hanno recuperato non senza difficoltà il giovane in mare e lo hanno portato sulla spiaggia dove è stato preso in cura dagli operatori del 118. Questi hanno provato diverse manovre per rianimare Ciccio che aveva perso conoscenza, lo hanno anche defibrillato più volte sul luogo dell'incidente e poi durante il trasporto all'ospedale di Monopoli dove Ciccio è arrivato in arresto cardiaco.

Il personale medici ha tentato di salvargli la vita con la rianimazione per oltre un'ora, purtroppo, senza successo. Il decesso è stato infine constatato poco dopo.

Il sindaco di Polignano a Mare Vito Carrieri ha espresso il suo cordoglio sui social: «Ho sperato fino all'ultimo di non dover confermare questa notizia, invano. Poco fa un ragazzo di 23 anni ha perso la vita in seguito a un brutto incidente dovuto ad un tuffo dalla roccia di Lama Monachile. L'intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, della PP. LL. e del personale di pronto soccorso non è bastato a evitare la tragedia. In questo momento di profondo dolore e tristezza, il mio unico pensiero va alla famiglia di Francesco».

Ma sempre sui social è polemica per gli scarsi controlli e divieti che ci sono nella zona: c'è chi chiede di transennare i punti più pericolosi ma anche chi pretende proprio di vietare i tuffi a lama Monachile.

Sui social corrono anche tanti messaggi di cordoglio per la famiglia di Ciccio e il dolore per la scomparsa di questo giovane catanese di soli 23 anni molto conosciuto in città anche perché era una promessa del football americano. Ciccio era sportivo, amava il mare, faceva pesca subacquea ed era cresciuto tra gli scogli di Catania dove si muoveva con disinvoltura e prudenza. Anche alla luce di tutto ciò, la tragedia avvenuta ieri appare inspiegabile.