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Immigrazione, in 48 ore salvati 5800 migranti

Immigrazione, in 48 ore salvati 5800 migranti ma nel Canale di Sicilia si continua a morire

Recuperati 10 cadaveri, soccorsi 8 gommoni e 5 barconi / VIDEO

Di Redazione |

Ancora morti nel Canale di Sicilia. A due settimane dalla strage che è costata la vita a 750 migranti colati a picco chiusi dentro la stiva di un peschreccio, altri dieci corpi sono stati recuperati dai mezzi di soccorso che nelle ultime 48 ore hanno intercettato decine di barconi e gommoni, salvando oltre 5.800 migranti.

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Un numero enorme che è lì a ribadire, per l’ennesima volta, come sia necessario e non rinviabile un serio impegno della comunità internazionale per fermare il traffico di esseri umani. Impegno che, secondo il commissario Ue all’immigrazione Dimitris Avramopoulos, è già in atto visto che l’azione congiunta di Triton, con la presenza di un pattugliatore della marina francese nel canale di Sicilia, ha contribuito “a soccorrere i migranti e salvare molte vite. È un primo segnale che l’aumento di solidarietà e cooperazione nel Mediterraneo comincia a dare risultati tangibili”. I primi tre morti sono stati recuperati dal mercantile Prince 1, battente bandiera di Panama: i migranti, probabilmente uccisi dagli stenti della traversata, erano a bordo di un gommone con 105 persone soccorso 45 miglia a nord est di Tripoli.

Il mercantile, che ha raccolto anche altre 107 persone che viaggiavano su un altro gommone arriverà martedì a Taranto, per scaricare i vivi e i morti. Altri 4 cadaveri erano a bordo di un gommone con 73 migranti, soccorso dal mercantile Zeran a 35 miglia a nord est di Tripoli. Sull’imbarcazione c’erano anche altri due migranti, le cui condizioni sono gravissime. Tre uomini, invece, sono morti quando la salvezza era ad un passo: si sono lanciati in acqua dal gommone su cui stavano viaggiando nel tentativo di raggiungere il Med Otto, un rimorchiatore che si stava avvicinando per i soccorsi. Il gommone, con 80 persone a bordo, è stato intercettato a 35 miglia a nord di Zhuwara. Quando hanno visto i soccorsi, i 3 migranti si sono buttati in acqua ma non ce l’hanno fatta: l’equipaggio non ha potuto far altro che assistere alla scena e recuperare i loro cadaveri.

Al momento, dopo i 17 interventi di ieri che hanno consentito di salvare 3.700 persone, i mezzi di soccorso hanno intercettato 8 gommoni e 5 barconi, con a bordo complessivamente poco più di 2.150 persone. Di questi, oltre ai 370 circa a bordo dei mercantili, oltre 750 si trovano sulle navi della Marina Militare Foscari, Bettica e Borsini, 325, tra cui un migrante con una ferita alla testa, su due motovedette dalla Guardia Costiera che stanno facendo rotta verso Lampedusa, 330 sul pattugliatore della Guardia di Finanza Monte Cimone che li ha soccorsi 40 miglia a nord di Zhuwara, 367 sul Moas, un mezzo battente bandiera maltese finanziato da privati e impegnato nel soccorso ai migranti. E c’è anche chi è arrivato da solo a Lampedusa: una barca con una quarantina di persone a bordo è stata intercettata dalla Guardia di Finanza all’imboccatura del porto dell’isola. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno individuato 3 scafisti, che sono stati posti in stato di fermo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA