«In caso di terremoto è pericolosa» e il ministero ordina di svuotare la diga Trinità. L'ira degli agricoltori
La Regione prova a scongiurare la chiusa. Ma la Cia accusa: «Milioni di metri cubio d'acqua sprecati»
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«Chiediamo un incontro con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per trovare una soluzione urgente che blocchi la messa fuori esercizio della diga Trinità. La chiusura di questo impianto significherebbe la morte definitiva di centinaia di aziende vitivinicole che, ogni estate, per l’irrigazione, dipendono dalle acque di questo invaso. Senza l’acqua di questa diga non ci sarà futuro per 2.500 ettari di colture». E' l'allarme lanciato da Matteo Paladino, vicepresidente della Cia Sicilia Occidentale, in seguito alla lettera inviata alla Regione Siciliana dal ministero delle Infrastrutture per la messa fuori esercizio della diga Trinità di Castelvetrano.
«In queste settimane di pioggia - aggiunge Paladino - è stata sversata in mare una enorme quantità di acqua, è una situazione paradossale. Ai problemi della siccità si aggiungono quelli di una cattiva gestione delle acque. Da diversi anni la Cia lotta per un aumento di invaso per assicurare agli agricoltori del comprensorio una corretta irrigazione. Già l’anno scorso, a causa dello sversamento dell’acqua in mare, uliveti e vigneti hanno accusato un calo produttivo del 70%. Il ministero ha lasciato uno spiraglio aperto e si dice disposto a riesaminare il caso, la Regione deve intervenire per garantire l’irrigazione dei terreni per la prossima stagione».
La Regione in contatto col Mit
Sono in corso contatti tra il presidente della Regione Renato Schifani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per un’attenta valutazione sui provvedimenti da adottare per superare le criticità relative all’utilizzo della diga Trinità nel territorio di Castelvetrano. Il ministero delle Infrastrutture nei giorni scorsi aveva disposto la messa fuori esercizio della diga Trinità a Castelvetrano (Trapani), mediante la progressiva riduzione dei livelli idrici, perchè la diga non sarebbe sicura soprattutto in caso di terremoti. I livelli massimi autorizzati d’accumulo sono ora da 50 a 54 metri sul livello del mare, il resto dell’acqua dovrà essere sversata fuori.
«Come sempre, c'è massima collaborazione tra il Mit e la Regione Siciliana - spiegano dal Ministero - per affrontare la questione della diga Trinità. L’obiettivo è trovare una soluzione in tempi celeri. Matteo Salvini segue con attenzione il dossier».
Schifani dispone interventi
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha dato disposizione al dipartimento regionale Acqua e rifiuti di adeguarsi immediatamente alle richieste del Mit per quanto riguarda lo sversamento parziale dell’acqua della diga Trinità, nel territorio di Castelvetrano, in provincia di Trapani, per la sua messa in sicurezza. Il ministero delle Infrastrutture, in una nota dello scorso 14 gennaio, ma portata a conoscenza del presidente Schifani solo oggi, ha prescritto la riduzione del quantitativo di acqua presente fino a un’altezza massima di 50 metri. Nel contempo, nell’ambito dei rapporti già avviati da Palazzo d’Orleans con il ministero, il presidente ha chiesto al dipartimento di individuare, nel più breve tempo possibile e in un rapporto di stretta collaborazione operativa con il Mit, gli interventi di consolidamento necessari per un rapido e definitivo superamento delle criticità dell’invaso.
Faraone porta la questione in Parlamento
«Domani, alle 15, nel corso del question time alla Camera, in diretta Rai, chiederemo al ministro per la Protezione civile che cosa intende fare il governo per evitare la chiusura della diga Trinità di Castelvetrano» ha annunciato Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.