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Inchiesta Galvagno, troppi biglietti dei concerti omaggio per amici e parenti: lo sbotto dell’impresario “stalkerizzato”

Un filone della corruzione coinvolge Nuccio La Ferlita, organizzatore di eventi e concerti che ad un certo punto si lamenta del pressing eccessivo da parte della portavoce del presidente dell’Ars

Di Laura Distefano |

La sfacciataggine del potere. C’è anche questo nelle carte dell’indagine per corruzione che ha investito il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno e il suo staff. E come effetto domino ha coinvolto anche due imprenditori, tra cui il catanese Nuccio La Ferlita che è pronto a portare sul tavolo del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia le prove per smontare il teorema accusatorio. All’impresario, appena qualche settimana fa, è arrivato l’avviso della proroga delle indagini. I finanzieri hanno sequestrato il telefono e hanno acquisito una serie di documenti che sarebbero utili a trovare i riscontri sulle «utilità» che per i pm sarebbero la merce di scambio della corruzione. Oltre le consulenze alla portavoce del meloniano, Sabrina De Capitani, e al giornalista Salvatore Pintaudi, per la procura ci sarebbe anche la gratuita concessione di una serie di biglietti per concerti ed eventi.

La sottile linea di confine tra pressing e stalking

Le richieste sono davvero infinite. I finanzieri hanno avuto l’imbarazzo della scelta. Gli elenchi sono davvero lunghi. E in estate il pressing si trasformava in stalking. La portavoce padana è il collante di questa sfacciata e continua proliferazione di telefonate e messaggi per ottenere ticket omaggio. Dieci per la mamma di Galvagno. Uno per il segretario. Tre per gli amici della sorella. «Ma puoi aggiungere suo zio?». «Mi chiede Gae, ci sono altri due biglietti per l’onorevole..?». Biagio Antonacci, Gigi D’Alessio, Pinguini Tattici, Antonello Venditti. E se all’inizio La Ferlita è gentile e disponibile a un certo punto, un po’ piccato, risponde: «Sì ma visto che ormai dedico diverse ore al giorno ai vostri invitati vorrei uno stipendio».

L’indisposizione di La Ferlita

La Ferlita sembra diventato lo sportello dei biglietti omaggio per diverse segreterie politiche, amici e famiglie comprese. Cortesia sì, sfruttamento magari no. E La Ferlita lo dice chiaramente alla portavoce di Galvagno (ingaggiata dalla società catanese Puntoeacapo per la comunicazione del concerto di Capodanno 2023 a Catania). «Una cosa è avere il piacere di invitare amici come succede con te. Diverso è che parenti o segretarie di mezza Sicilia e che non ho mai visto in faccia mi chiamano e pretendono?», dice.Lo sfogo arriva. Ed è pesante. Il 12 dicembre 2023 – annotano i finanzieri – l’impresario discute con un collega dell’organizzazione di un concerto. I due si «lamentano della classe politica. E citando Galvagno e Uomo 6» (il “raccomandatore” dell’altra indagata Marianna Amato) La Ferlita «definisce i politici “inutili”» in quanto «danno soldi a Comuni dove poi devono lavorare delle persone che gli passano le tangenti», tutto secondo la legge del dare-avere. Come spiega il collega: «I politici non li stimiamo ma li usiamo». Il sistema malato del tornaconto.

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