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Indiano libero dopo tentativo rapimento di una bimba a Scoglitti, il pm ci ripensa

Di Carmela Marino |

Scoglitti (Ragusa) – Lasciato a piede libero in attesa della convalida del fermo per il tentativo di rapire una bimba di 5 anni, Ram Lubhaya, indiano di 43 anni, è stato portato nella caserma dei carabinieri per essere interrogato dal sostituto procuratore Giulia Bisello. Era stata proprio il pm a disporre la sua libertà, scatenando reazioni polemiche sul web; lo stesso pm stamani ha chiesto ai carabinieri di rintracciare l’uomo, trovato, dopo due giorni di ricerche, in un casolare a Vittoria, ospite di altri extracomunitari. 

Dopo l’episodio del tentativo di rapimento della bambina di 5 anni, lo scorso 16 agosto, sul lungomare di Scoglitti, i carabinieri di Ragusa stanno svolgendo un servizio di prevenzione sulle strade della provincia e in particolar modo lungo quelle del litorale ibleo. Mobilitati i militari delle 17 tenenze/stazioni e dei tre nuclei operativi e radiomobili.

I carabinieri fanno sapere che moltissimi sono stati i genitori che hanno chiamato il 112, spaventati dopo aver saputo quanto è accaduto alla bimba portata via davanti ai genitori e dagli stessi liberata, con il successivo fermo dell’indiano 43enne Ram Lubhaya, da parte dei militari di Scoglitti. Altri, genitori e non, si sono sfogati sui social network, arrivando a segnalare la presenza di persone sospette, notate a bordo spiaggia guardare l’arenile. Non potendo escludere l’ipotesi che accadano nuovamente fatti analoghi i carabinieri hanno deciso d’intensificare i controlli a ridosso delle spiagge, luoghi dove purtroppo, da sempre, i bambini si smarriscono in mezzo alle frotte di bagnanti. «Vero è – sostengono i militari dell’Arma – che non tutti i soggetti che guardano le spiagge debbano per forza essere pedofili o rapitori di bambini, la maggior parte di quelli che scrutano attentamente l’arenile in genere sono borseggiatori che cercano borse incustodite da rubare. Ma anch’essi devono essere fermati».

I carabinieri invitano tutti i cittadini, bagnanti e non, a segnalare immediatamente al 112 ogni persona sospetta notata sull’arenile, a bordo spiaggia o comunque sul lungomare. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA