Inferno alla zona industriale: nube nera sopra la città, ditta di raccolta di plastica e carta incenerita
Creata una zona rossa: evacuate aziende e bloccata la viabilità. Si valuta la tossicità dei fumi.
Serviranno giorni per domare completamente l'incendio che stamattina è scoppiato - pare per cause accidentali ma saranno gli accertamenti a definirlo - all'interno di un'azienda di conferimento e lavorazione di cartone e plastica proveniente dalla raccolta differenziata dei comuni. Lo stabilimento si trova alla V strada della zona industriale di Catania. La nube nera, altissima, è visibile da ogni parte della città. Alla Plaia c'è stato un fuggi fuggi generale. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli uomini del Corpo Forestale, che però hanno subito allertato i vigili del fuoco che hanno preso le redini delle difficili operazioni di spegnimento. Sono arrivate diverse autobotti e anche il personale specializzato per le esplosioni: si è paventato infatti il rischio di una deflagrazione per la presenza di una cisterna con del gasolio all'interno. La Forestale è rimasta con due autobotti a fornire supporto. Anche la protezione civile con un proprio mezzo ha fornito supporto ai pompieri che sono comunque riusciti a circoscrivere l'incendio all'azienda.
Sventato pericolo esplosione
Grazie a un ragno meccanico della stessa azienda, teatro del rogo, è stato rimosso il serbatoio e quindi sventato qualsiasi pericolo di esplosione. Sono state fatte spostare anche delle bombole da un'altra ditta vicina che si occupa della vendita di muletti.
Creata una zona rossa
Fondamentale sul piano della sicurezza il supporto dato dall'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il dirigente Antonino Ciavola, sul posto, ha diretto l'attività di soccorso pubblico disponendo l'evacuazione delle aziende e delle ditte limitrofe all'area (essendo sabato molte aziende non erano operative) e seguito l'evolversi delle operazioni interfacciandosi con i vari attori coinvolti. Sul posto anche la polizia scientifica per ogni eventuale cambiamento dello scenario. Vicino di stabilimento è il magazzino di Virlinzi: per sicurezza molta della merce è stata spostata e movimentata nella zona più lontana all'incendio. Sul posto è arrivato anche il patron Virlinzi, che ha voluto assicurarsi che non ci fossero pericoli. La V strada è stata chiusa al traffico: oltre alle Volanti della Polizia, anche le pattuglie della polizia locale e le gazzelle dei carabinieri. Per precauzione sono presenti anche le ambulanze del 118.
Le indagini per ricostruire la matrice del rogo
I titolari della società colpita dal rogo, l'Etna Global Service, sono increduli. Stanno assistendo in diretta all'incendio, guardando lo stabilimento incenerirsi. Per rimettersi in piedi ci vorranno mesi e mesi. Per domare le fiamme, essendoci molta plastica pressata che sta bruciando, ci vorranno giorni. Molto dipende anche dal vento. Solo dopo il totale spegnimento si potranno avviare gli accertamenti da parte del settore della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco (che sta aggiornando nel frattempo anche la procura) per capire cosa sia accaduto e da dove sia partito l'incendio. Da primissime ipotesi pare dal centro del deposito della carta e cartone, che dopo il conferimento viene separato dal materiale di scarto da portare in discarica. Purtroppo nelle buste di raccolta differenziata si trova anche umido e altro rifiuto. E questo provoca dei problemi.
Nel pomeriggio la Egs ha rilanciato un comunicato: «In riferimento alle notizie trapelate ci tiene a precisare che: l'incendio non è stato doloso ma si presume (poiché non sono state concluse le indagini) sia stato causato dallo sfregamento di materiali ferrosi che alimentati dagli agenti atmosferici abbia causato l'incendio coinvolgendo solo ed esclusivamente gli impianti della suddetta azienda di selezione rifiuti.
Poiché l'impianto si trova all'interno di uno spazio condiviso con un'azienda collegata, sempre di proprietà dello stesso gruppo, si sottolinea che le strutture dell'Ecolandia srl, il personale, gli uffici, i mezzi di lavoro non sono stati coinvolti e nessuna attività sarà ed è stata compromessa. Benché Ecolandia srl gestisce appalti e subappalti di raccolta rifiuti su diversi comuni su tutta la regione è necessario sottolineare che l'attività non subirà interruzioni e tutti i dati sensibili su archivi cartacei e tecnologici non hanno subito danni.
La proprietà presente sul posto, ed in prima linea per la tutela del personale al lavoro fino a quel momento, precisa che nessun lavoratore è stato coinvolto nè tantomeno ferito. Il fatto si è concluso con un grosso spavento e ribadiamo, fortunatamente, nessuno è stato coinvolto nel bruttissimo incendio.
L'azienda rimane a disposizione e monitora sul posto l'andamento dei soccorsi a tutela di tutto e di tutti e prende le distanze da tutte le notizie che non hanno né fondamento ne riscontro certo per quelli che sono i reali fatti.
Ci riserviamo di tutelare l’immagine aziendale qualora lesa da notizie false o non conformi alla realtà.
Ringraziamo le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la protezione civile e tutto il personale coinvolto che prontamente è riuscito a circoscrivere l'incendio».
Il possibile danno ambientale
I vigili del fuoco hanno chiesto l'intervento dei professionisti dell'Arpa per analizzare e valutare la tossicità della nube. L'aria attorno allo stabilimento è già irrespirabile. E infatti poliziotti e personale delle forze dell'ordine stanno operando indossando i dispositivi di protezione.