14 dicembre 2025 - Aggiornato alle 13 dicembre 2025 23:44
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Josephine Leotta, chi era la 24enne di Belpasso che ha perso la vita sulla Catania-Siracusa

Studiava a Siracusa ma era impegnata anche nel sociale, come scout e come volontaria della Protezione civile

Redazione La Sicilia

10 Marzo 2025, 14:37

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Si chiamava Josephine Leotta, aveva 24 anni, la giovane di Belpasso che è morta questa mattina sull'autostrada Catania-Siracusa in un tragico tamponamento a catena. Era a bordo della sua piccola Toyota Aygo su una strada che percorreva spesso perché era studente presso la Struttura Didattica Speciale di Siracusa in Architettura e Patrimonio Culturale. Oggi stava andando a lezione. Ma non è riuscita a evitare l'impatto mortale con gli altri mezzi coinvolti nell'incidente.

Josephine amava l'arte e i beni culturali, per questo si era iscritta al corso della Sds di Siracusa tenuto dall'Università di Catania. Amava l'arte in tutte le sue sfaccettature ma amava la vita in generale, le piaceva tantissimo viaggiare e conoscere, aveva sempre il sorriso sulle labbra, era affascinata dagli animali, ma anche dalle persone, tanto da essere sempre impegnata nel sociale. E poi amava la fotografia, quando aveva tempo libero imbracciava la sua Canon e immortalava momenti, volti, arte e natura. Ed era proprio brava.

Il dolore

«Con profonda tristezza e incredulità - ha scritto sui social il sindaco di Belpasso Carlo Caputo - ho appreso la terribile notizia del decesso di Josephine Leotta, una giovane belpassese di soli 24 anni morta in un drammatico incidente stradale, avvenuto questa mattina sulla Siracusa-Catania. Una giovane al servizio della comunità, che aveva donato il suo tempo e impegno prima come scout e ora come volontaria del gruppo di Protezione Civile. In questo momento di dolore, desidero esprimere, a nome di tutta l'amministrazione, le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di Josephine».

Josephine come si dice in questi casi lascia un vuoto incolmabile. Ma davvero. Il dolore dei familiari, del fidanzato, degli amici e dei colleghi sono indicibili. Ma anche quello di tutti coloro che avevano incontrato la sua anima nobile. «I volontari non muoiono mai, ritornano semplicemente ad essere angeli», scrive la Protezione civile di Belpasso. «Ricorderemo sempre il suo sorriso, la sua gentilezza e il suo impegno instancabile per gli altri», afferma invece la Protezione civile regionale.

Domenica scorsa, il suo ultimo servizio di volontariato: Josephine aveva dedicato otto ore del suo tempo, affrontando il freddo, ad assistere la popolazione sull'Etna durante l'eruzione vulcanica, «dimostrando - sottolinea ancora la Protezione civile - encomiabile altruismo».