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La A19 e la promessa di Cancelleri «Entro marzo stop all’odissea dei Tir»

Di Daniele Ditta |

Palermo. «Entro marzo sull’autostrada A19 sarà istituito il doppio senso di circolazione nel tratto Catania-Palermo. Per i mezzi pesanti, quindi, non sarà più necessaria nessuna deviazione sulla viabilità secondaria».

L’annuncio del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, rende meno amara la pillola per gli autotrasportatori, costretti ad un vero e proprio calvario dopo il divieto di transito sul viadotto Cannatello. L’ennesima chiusura sulla A19 si è trasformata in un incubo, perché i percorsi alternativi individuati dall’Anas allungano a dismisura i tempi ma soprattutto non garantiscono sicurezza. Ecco quindi che, nelle more dell’apertura al traffico di una corsia dell’autostrada a senso alternato, «s’interverrà subito sulle strade provinciale, nel tratto tra Resuttano e Ponte Cinque Archi, per aggiustare i punti più critici».

A parlare è sempre Cancelleri, che a fine dicembre ha effettuato un sopralluogo assieme all’Anas e all’associazione autotrasportatori. Ieri mattina l’Anas è tornata sul tracciato coi tecnici dell’ex Provincia e il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino per definire il piano degli interventi.

«Con 400mila euro verranno rimossi i pericoli che ci sono fino a Ponte Cinque Archi, attraversando i paesi di Resuttano e Santa Caterina Villarmosa. Proveremo ad attenuare i disagi per i camionisti» dice il viceministro delle Infrastrutture, che fa il punto anche sull’altro grande “crack” della Palermo-Catania: il ponte Himera.

Confermata l’apertura prevista il 30 aprile (a cinque anni dal cedimento che ne ha imposto la chiusura), in cantiere sono all’opera le squadre di montatori della nuova struttura.

«Il 30 dicembre scorso – spiega Cancelleri – sono state consegnate le componenti in acciaio corten che verranno assemblate e adagiate sui piloni. Si tratta di sette pezzi messi l’uno accanto all’altro e poi saldati, che formeranno una campata lunga 170 metri. Dopodiché ci sarà il cosiddetto varo dal basso, con la struttura sollevata e poggiata su due pile. I lavori procedono in linea con il cronoprogramma».

Resta il fatto che sulla A19, a causa della scarsa manutenzione, sono ancora tanti i punti in cui intervenire. E di tempo per rimettere tutto in sesto ce ne vuole in abbondanza.

«Sulla Palermo-Catania – prosegue Cancelleri – c’è un investimento di un miliardo di euro. I lavori sono iniziati da qualche anno e laddove sono stati completati, come nel tratto Palermo-Buonfornello, i miglioramenti sono tangibili. Il ministero è al fianco dell’Anas che opera anche in strade dove non ha competenza. Si è infatti compreso che per la viabilità siciliana il momento è delicato».

Se le autostrade non godono di buona salute, le Provinciali sono letteralmente un disastro. La nomina del commissario straordinario per la viabilità secondaria, annunciata sin dai tempi del ministro Toninelli, è rimasta a “bagnomaria”. La novità recente è che grazie al decreto Milleproroghe questa figura avrà poteri veri, «potrà cioè agire con specifiche deroghe, sullo stile del commissario per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova». Così il viceministro alle Infrastrutture, che sul nome del commissario apre al dialogo col presidente della Regione Musumeci.

«L’attuale provveditore alle Opere pubbliche di Sicilia e Calabria Gianluca Ievolella – afferma l’esponente del M5S – è una persona capacissima, ma ha tanto lavoro. Io vorrei trovare un tecnico altrettanto qualificato ma più libero da impegni. Se c’è l’intesa con Musumeci, il decreto del presidente del Consiglio per la nomina si fa in un minuto».

Il commissario potrebbe agire in deroga al Codice degli appalti (potere sollecitato tra gli altri dal sindaco di Mussomeli Giuseppe Sebastiano Catania) per accorciare i tempi e aprire i cantieri sulle provinciali più disastrate, come quelle del Vallone. «Dobbiamo superare il gap di progettazione ed emissione dei bandi palesato dalle ex Province» conclude Cancelleri, che ha chiesto «all’Anas uno studio di fattibilità per una strada statale da Mussomeli a Caltanissetta. Partendo dal tracciato esistente ed eliminando una serie di tornanti si possono velocizzare i tempi. Oggi si fa un giro assurdo e s’impiega quasi un’ora e mezza per fare 44 chilometri».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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