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La Dia: «Cas, più che alla sicurezza interessati alle assunzioni»

Di Redazione |

Palermo Gli investigatori che all’alba di oggi hanno arrestato un funzionario del Cas, il Consorzio autostradale siciliano, ed emesso altre due misure personali, hanno rilevato “circostanze delittuose nel corso dei lavori finalizzati alla riapertura della galleria Sant’Alessio, lungo l’autostrada A/18 Messina-Catania”, opera in cui Angelo Puccia, il funzionario arrestato “espletava ancora il ruolo di Direttore dei lavori – dice la Dia – In questo caso, i lavori, subappaltati ad impresa del Trapanese, svolti nell’anno 2018, attenevano la realizzazione di perforazioni e di tiranti, nonché l’apposizione di un rivestimento drenante lungo il traforo, ritenuti necessari per consentire la riapertura al traffico di una delle due carreggiate”. Per quanto la realizzazione dell’opera presentasse gravi criticità, si registrava come il Puccia – piuttosto che preoccuparsi pienamente delle problematiche che emergevano via via per la corretta realizzazione di quei lavori – in maniera insistente ed insinuante, sfruttava il suo ruolo per “propiziare” l’assunzione di un suo uomo di fiducia” presso i cantieri del subappaltatore, il quale, dal canto suo aveva “tutto l’interesse ad ingraziarsi il funzionario” in quanto in quel momento “si trovava alla prese , nello svolgimento dei lavori, con rilevanti criticità di carattere tecnico – esecutivo”. Dal canto suo il subappaltatore, “lungi dal subire passivamente le pressioni del Puccia , si dimostrava compiacente, accondiscendendo alla desiderata del Funzionario”, promettendo a quest’ultimo un colloquio lavorativo alla persona di fiducia del Puccia , per quanto poi alla fine assunto dall’ANAS.

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