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La Procura indaga sui danni causati dalla nave da crociera Msc Sinfonia che ha rotto gli ormeggi nel porto di Siracusa

In una relazione della Capitaneria di Porto vengono ipotizzati la violazione del codice della navigazione e altri atti omissivi

08 Gennaio 2024, 13:01

La Procura aretusea intende approfondire le cause che hanno provocato lo scarrocciamento della nave da crociera Sinfonia della Msc con il danneggiamento della banchina 4 del porto grande e di alcune imbarcazioni ormeggiate nella vicina rimessa.

La Capitaneria di porto ha trasmesso agli uffici della Procura la notizia di reato corredata da un'articolata relazione nella quale viene ipotizzata la violazione del codice della navigazione e altri atti omissivi da parte della compagnia Msc e dell'agenzia marittima che si occupa dell'assistenza alla nave da crociera.

Com'è noto, la tromba d'aria che si è abbattuta sul capoluogo nella tarda mattinata dell'Epifania, ha arrecato danni che sono tuttora in corso di quantificazione. Le forti raffiche di vento, con punte di oltre 125 chilometri orari, hanno strappato le funi che trattenevano la grande nave alla banchina del porto grande, facendola finire contro le barche.

Travolte banchine, pontili e imbarcazioni

È stato necessario l'intervento dei rimorchiatore e le manovre degli ufficiali e del personale dipendente per riportare il grande natante in sicurezza alla banchina numero 3 del porto. Sono in corso di valutazione gli interventi da realizzare per riparare i danni provocati dalla poppa della nave alla banchina adiacente alla Capitaneria. Stessa cosa per i pontili della rimessa, danneggiati dall'impatto violento con la Msc, e delle piccole imbarcazioni, alcune delle quali affondate subito dopo.

Intanto, le squadre dei vigili del fuoco e quelle della protezione civile sono state impegnate per liberare le strade da alberi, rami e altri detriti disseminati dal forte vento. Nella notte anche la tettoia di un'area di servizio ha subito danni a causa delle raffiche di vento che anche nella giornata di ieri sono state presenti soprattutto nella zona montana.