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La Regione espropria l’ex fornace resa celebre dal commissario Montalbano

Di Redazione |

PALERMO – L’ex Fornace Penna di Scicli verrà espropriata e acquisita al patrimonio della Regione Siciliana. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha approvato una delibera proposta dallo stesso presidente. L’antico stabilimento di contrada Pisciotto – situato tra Marina di Modica e Sampieri, frazione del centro ragusano – diventato un monumento di archeologia industriale e reso ancora più celebre nel mondo attraverso la fiction del «Commissario Montalbano», versa in condizioni precarie e le ondate di maltempo che hanno interessato la Sicilia rischiano di danneggiarlo irreparabilmente. «Avevamo preso l’impegno – dice Musumeci – di salvare dal degrado e valorizzare la Fornace Penna e lo stiamo mantenendo. Si tratta di un polo visivo monumentale unico, oltre a ricadere su un’area che conserva molteplici testimonianze storiche e archeologiche. Intervenire, dopo anni di abbandono, è un dovere per la Regione. Ipotizziamo che la struttura possa diventare un centro culturale e sociale e di aggregazione».

Da oltre tre anni – dice la Regione – la Fornace è stata posta sotto sequestro preventivo, da parte dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, a seguito di un procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Ragusa. La Soprintendenza ha già quantificato in circa 350mila euro le risorse necessarie per la messa in sicurezza del bene e in 5,5 milioni di euro quelle per il restauro e il consolidamento statico finalizzati alla valorizzazione e fruizione del sito.

L’ex Fornace Penna, in località Pisciotto, fuori Marina di Ragusa, era adibita un tempo alla produzione di mattoni, ma ormai è abbandonata da decenni al degrado totale sebbenei rappresenti un bellissimo esempio di archeologia industriale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA