LA SCHEDA: quel maledetto 2 febbraio 2007 che costò la vita a Filippo Raciti

Di Redazione / 13 Gennaio 2018

E’ il 2 febbraio del 2007, e al Massimino di Catania c’è il derby con iol Catania. Sono passati undici anni e sono ancora tanti che si pongono tante domande su quel tragico giorno e sul quel maledetto derby. Che il destino ha voluto scolpire per sempre nella storia della città di Catania. La verità giudiziaria c’è e ha stabilito che che a uccidere l’ispettore Filippo Raciti sia stato Antonino Speziale, che allora aveva solo 17 anni.

La sentenza ha anche stabilito che si sia trattato di un omicidio preterintenzionale, e cioè che Speziale sia andato oltre le sue intenzioni, utilizzando un sottolavello per colpire l’ispettore provocandogli lo spappolamento del fegato. Secondo la sentenza Speziale è stato aiutato da un altro giovane, Filippo Micale che aveva 23 anni. Speziale e Micale per la morte di Filippo Raciti sono stati condannati rispettivamente a 9 e 11 anni di reclusione. In sostanza il ragazzo che sarebbe l’esecutore materiale ha avuto inflitta una pena più bassa rispetto al giovane che lo avrebbe aiutato. La sentenza è comunque definitiva dal novembre 2012, quando si è pronunciata anche la Corte di Cassazione.

Nel corso delle indagini era anche emersa un’altra ipotesi – che in un prima tempo portò anche alla scarcerazione di Speziale – e cioè che l’ispettore Raciti sia stato investito da un fuoristrada della stessa Polizia che stava cercando di sedare i disordini tra le due tifoserie. Per esempio questa è la tesi sostenuta dal difensore di Speziale, l’avvocato Giuseppe Lipera. Lo stesso Speziale ha sempre ammesso di avere partecipato agli scontri ma ha sempre negato di avere ucciso l’ispettore Raciti.

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