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La tragedia di Casteldaccia, sul letto del fiume case abusive

Di Redazione |

Un territorio devastato dall’abusivismo. Almeno due lottizzazioni abusive, case fuori legge con fognature che scaricano nel fiume. E’ il quadro descritto da Giuseppe Virga, sindaco di Altavilla Milicia, comune confinante con quello di Casteldaccia in cui nove persone, stanotte, sono morte per l’esondazione del fiume Milicia, il corso d’acqua che separa i due comuni. «Da assessore e poi da sindaco – racconta – ho fatto prima segnalazioni verbali ai carabinieri, poi un esposto alla Procura di Termini Imerese insieme all’ex sindaco di Castedaccia Fabio Spatafora».

«Segnalammo che la situazione era pericolosa – prosegue – e che si trattava di zona ad altissimo rischio idrogeologico. Dalla denuncia non solo nulla si è mosso, ma hanno continuato a costruire nell’alveo del fiume».

Il Milicia nel tempo ha ridimensionato la sua portata e ha fatto una specie di curva lasciando libero un tratto della vallata in cui sono state realizzate decine di costruzioni senza alcun rispetto delle distanze di legge. «Stanotte il fiume si è ripreso il suo letto – ha detto Virga – ed è successa la tragedia».

Accuse anche da parte dei Verdi. «L’ex sindaco del Comune di Casteldaccia in provincia di Palermo, dove si è consumata la tragedia delle scorse ore, è stato citato a giudizio dalla Procura Regionale della Corte dei conti siciliana per non aver rispettato le norme sull’abusivismo edilizio. Un nostro esposto alla Procura di Palermo è pronto per chiedere di valutare eventuali responsabilità dell’ex amministratore» hanno detto Angelo Bonelli e Claudia Mannino dei Verdi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA